Stavolta (considerando chi è l’autore…) questo sarà un articolo di poche, pochissime parole.

Potrei farfugliarvi che “sono stato a Pitti per voi!”, ma no. La dura verità è che a Pitti Filati ci sono stato ma per lavoro, per il lancio di una nuova linea di filati in alpaca e altre fibre pregiate.

Per ora non chiedetemi di più oltre al nome: Royal 996. Non è l’argomento del titolo e…di più vi dirò in futuro! (se volete restare aggiornati e ancora non siete iscritti al gruppo dei Magliuomini, questa è già una buona ragione per farlo).

Orbene torniamo a Pitti Filati. Le spiegazioni di cui sopra volevano essere anche delle scuse per la pochezza delle foto e la loro discutibile qualità… Non c’ho avuto tempo di vederlo nemmeno io Pitti, stavolta!

 

Ho cercato comunque di pensare al gruppone, girando un video all’interno dello Spazio Ricerca. È un area (quasi) sempre molto interessante sia dal punto di vista “ispirazionale” che da quello tecnico. Non è affatto uno spazio “fashion”, non nell’accezione stretta del termine perlomeno, bensì un luogo dove vengono illustrati i mood per la stagione a venire.

Avete presente quando, presi da Raptus da Ispirazione, incollate su una pagina di diario (o su qualsiasi superficie cartacea a portata di mano) qualche filzuolo di filo, un brandello di fibra di quel tal colore, un pezzo di quella tal immagine strappata da un giornale (del dentista o del parrucchiere, di solito), quattro scarabocchi a lapis, due fiorellini secchi, qualche francobollo, conchiglie varie e altre amenità?

Ecco. Se ancora non lo sapevate in quel momento avete costruito una mood board, una “tavola d’ispirazione” che riassume attraverso immagini, colori e altri richiami visivi la creazione nella sua essenza, che rammenti “l’umore” del concetto primordiale.

Lo Spazio Ricerca è una gigantesca mood board in effetti. Solo fatta molto meno alla rinfusa!

Come recita la pagina dedicata a “Make It!“, il titolo/tema di questo Pitti, lo Spazio Ricerca è stato creato: “….Con la direzione artistica del fashion designer Angelo Figus e dell’esperta in maglieria Nicola Miller e l’allestimento di Alessandro Moradei. ”

Quindi mi son detto che delle foto non potevano ispirarvi più di tanto e che per trasmettervi almeno un po’ di questo (mistico) mood sarebbe stato più adatto un video.

Perché trovarsi nello Spazio Ricerca è sempre in qualche modo un viaggio sensoriale. Lo spazio è concepito per essere vissuto come un installazione artistica, da percorrere in contemplazione di filati, punti, colori, suoni, immagini, perché ognuno possa trarne proprie e personalissime sensazioni.

Concludendo: se non siete mai stati a Pitti Filati e avete intenzione d’andarci o se ogni volta che ci siete stati l’avete visitato in fretta e furia, troppo assorbiti dai grandi nomi degli stand di filati, vi consiglio di concedere alla visita dello Spazio Ricerca qualche minuto in più e scattare molte foto.

E non vi dimenticate di prendere la cartella colori all’uscita, perché questa replica gli stessi colori dello Spazio che avete appena visitato! Non è proprio come portarsi a casa l’intera installazione ma…qualche ritaglio di quella cartella potrebbe essere incollato sulla vostra prossima, personalissima mood board, no?