A tu per tu: Yarn Bombing Trivento / E il filo si fa strada

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Si chiama “Street Art” arte di strada, è la voglia di rendere pubblica la propria opinione riguardo a temi sociali, politica, ambiente ecc. e si manifesta in tanti modi.

Così abbiamo gli Writers che con le loro bombolette, anche se non sempre legalmente perché non autorizzati, tappezzano con splendidi disegni i muri delle parti più periferiche o degradate delle città.

Poi c’è lo Yarn Bombing l'arte di coprire gli arredi urbani con tessuti e filati lavorati a maglia e uncinetto che nasce in Olanda nel 2004 per arrivare in Texas nel 2005 e diffondersi ben presto nel mondo.

Dal 2012 anche in Italia, monumenti e intere zone cittadine vengono letteralmente ricoperte da installazioni di lana e cotone colorati; tra gli esempi più famosi ricordiamo il Porto antico di Genova, ville e giardini di Genova inclusi nel progetto Intrecci Urbani o il Ponte Garibaldi di Cesenatico.

Certamente una fantastica caratteristica dei gruppi yarn bombing è proprio quella di “fare gruppo” cioè riuscire a riunire anche più di mille persone che accomunate dalla passione per il lavoro a maglia realizzano insieme un unico progetto. Lo sanno bene le nostre amiche di Sul Filo dell’arte, già intervistate in questa rubrica da Francesca Cecchet (per rileggere l'articolo clicca qui), che dovunque passano, sia una strada o partecipare a un evento, lasciano il loro segno allegro e colorato.

Oggi però vorrei parlarvi di un gruppo e di una cittadina molto particolari; partiamo dalla seconda che si trova in Molise, si chiama Trivento e viene definita la capitale dell’uncinetto.

Farfalla

Trivento si trova in provincia di Campobasso arroccata su un colle nella valle del Trigno e la sua storia risale all’antica Roma, quando già abitata dai Sanniti, nel III secolo A.C. fu colonizzata dai Romani.

Come tutta l’Italia che, si sa, è un museo a cielo aperto, anche Trivento vanta numerosi splendidi monumenti storici come Palazzo Colaneri, la cattedrale dei Santi Nazario Celso e Vittore e la chiesa di San Nicola di Bari; ma anche lo sperone roccioso “Morgia dei Briganti” così detto proprio perché utilizzato da questi personaggi per le loro scorribande e in ultimo, ma non per importanza, la scalinata del Borgo di San Nicola che con i suoi 365 gradoni (uno per ogni giorno dell’anno) accede alla piazza del Duomo.

Gradini

Ed è proprio da qui che nasce la storia del gruppo Yarn Bombing Trivento quando la presidente Lucia Santorelli, guardando la scalinata, pensò a come poter mettere in risalto le bellezze del suo paese

E ora, visto che ci hanno concesso l’intervista, ce lo facciamo raccontare da loro.

D: Salve Yarn Bombing Trivento quando e come nasce il vostro gruppo?

R: Tutto parte da Lucia Santorelli che, in un pomeriggio qualunque, guardando la scalinata S. Nicola a Trivento pensa a cosa poter creare per valorizzare il paese che tanto ama. Immagina un lungo tappeto colorato ad uncinetto che dalla parte più alta del borgo scende fino alla piazza del paese. In pochissimo tempo è riuscita a creare un gruppo di lavoro attivo che dal 2018 cresce sempre di più.

Scalinata borgo S Nicola

Il Tappeto ha riscosso tantissimo successo e da quel momento è stato un susseguirsi di eventi legati a questa nobile arte fino ad arrivare al Festival Internazionale dello Yarn Bombing che quest’anno si è svolto a Milano nel quartiere Lambrate.

Lanciamo idee, progetti e organizziamo eventi dove, oltre alla partecipazione di artisti importanti provenienti da tutto il Mondo, le appassionate di uncinetto possono partecipare e realizzare con noi installazioni collettive e gadget per le vendite di beneficenza.

Muro

D: Cos’è per voi lo yarn bombing?

R: Oltre ad essere un mezzo di espressione artistica è anche un mezzo di aggregazione importante. Tante persone che realizzano queste opere lo fanno in gruppo e questo genera entusiasmo e contribuisce ad instaurare rapporti umani.

Le persone che ci seguono sono fondamentali anzi nel nostro caso indispensabili perché tutti gli eventi che abbiamo creato sono stati possibili grazie al lavoro di tante persone che si sono unite a noi tramite i social.

Ali

D: Scorrendo la vostra pagina facebook si scoprono molti artisti, ma in base a quale criterio scegliete chi portare all’attenzione del pubblico?

R: In realtà non esiste nessuna selezione. Cerchiamo tramite i social gli artisti ma siamo aperti anche a candidature spontanee, quindi per partecipare basta farsi avanti!

D: Lo Yarn Bombing Festival 2021, che si è tenuto l’11-12-13 giugno scorso ha avuto un grande successo, ce ne parlate?

R: La manifestazione è stata organizzata da Yarn Bombing Trivento, Associazione culturale Formidabile Lambrate, Associazione Made in Lambrate, Hub/Art Exhibition, Scalo Lambrate con il patrocinio del Comune di Milano e Municipio 3.

Sono state installate per le vie del quartiere più di 100 opere di artisti provenienti da Austria, Australia, Brasile, Canada, Croazia, Cile, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Israele, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Porto Rico, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, USA e Venezuela.

Il ricavato della vendita delle opere, che si possono ancora acquistare, sarà devoluto alla Caritas Ambrosiana a sostegno dell’Emporio della Solidarietà del Municipio 3.

E’ stato per noi davvero un onore essere invitati e abbiamo accettato perché pensiamo che per fare promozione del nostro territorio sia importante anche realizzare eventi fuori regione se questo viene fatto in luoghi che hanno una risonanza più forte. Milano e il quartiere Lambrate sono una vetrina importante e non potevamo perdere questa occasione.

Occhi

D: Qual è il filo conduttore che unisce i numerosi artisti reclutati in ogni angolo del mondo e che porta i vostri eventi ad avere tanto riscontro?

R: Il filo conduttore secondo noi è la condivisione.

Condivisione di obbiettivi e di potenza che si può creare partecipando a questo tipo di eventi. Grazie ai social e alla condivisione di tutti i partecipanti si crea qualcosa di unico che consente di far conoscere a tutti la propria arte, si entra a far parte di un vero e proprio movimento e al contempo si aiutano i più deboli.

Ritratto

D: Progetti futuri?

R: Siamo in procinto di partire con l’organizzazione della terza edizione di Yarn Bombing Festival, visto l’interesse che ha suscitato dobbiamo impegnarci ancora di più per far sì che questa arte venga scoperta da altre persone ancora. E’ importante perché ci sono anche persone che vivono di questo e far conoscere questa tecnica rendendola contemporanea può portare ad un aumento di richiesta e di valorizzazione del lavoro fatto a mano.

A questo punto non mi resta altro da fare che ringraziare Lucia Santorelli e Daniela Pavone per il supporto che mi hanno dato nella realizzazione dell’articolo e ringraziare voi che leggete invitandovi a visitare la pagina di Yarn Bombing Triventoper essere aggiornati sui grandiosi eventi e i fantastici artisti di cui sentirete ancora parlare:

Ciao, alla prossima.

P.s. e qui trovate una chicca:

 yarn video

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