PROVATO PER VOI: STORIA SOCIALE DELLO SFERRUZZO

banner provato per voi

Prima che lavorare a maglia diventasse fashion, prima che fare all'uncinetto fosse soprannominato il “nuovo Yoga”, lo sferruzzo aveva una sua precisa funzione sociale, oltreoceano e qui in Europa.

L'atto di creare è di per sé un atto politico, è l'affermazione del sé all'interno del mondo circostante, è affermare “io esisto”, e anche “io penso”.

 

Il processo produttivo attraverso le arti tessili ha, soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna una lunga storia di funzione individuale messa a servizio della comunità circostante: durante la seconda guerra mondiale, non sferruzzare (da parte di donne, non ancora coinvolte come forza militare attiva nei conflitti, e anche degli uomini che non potevano partecipare attivamente ai movimenti bellici) era visto come un atto NON patriottico.

banner provato per voi

 

Prima che lavorare a maglia diventasse fashion, prima che fare all'uncinetto fosse soprannominato il “nuovo Yoga”, lo sferruzzo aveva una sua precisa funzione sociale, oltreoceano e qui in Europa.

L'atto di creare è di per sé un atto politico, è l'affermazione del sé all'interno del mondo circostante, è affermare “io esisto”, e anche “io penso”.

 

Il processo produttivo attraverso le arti tessili ha, soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna una lunga storia di funzione individuale messa a servizio della comunità circostante: durante la seconda guerra mondiale, non sferruzzare (da parte di donne, non ancora coinvolte come forza militare attiva nei conflitti, e anche degli uomini che non potevano partecipare attivamente ai movimenti bellici) era visto come un atto NON patriottico.

 

foto1

 

Dopo il '68, la vera rivoluzione era NON dedicarsi alle arti tessili, viste invece (soprattutto qui in Italia) come uno strumento soffocante che soggiogava le donne e le relegava ad ambito domestico, “a fare la calzetta”,come ancora oggi, tristemente, ogni tanto si sente dire.

E' proprio qui invece, che i movimenti di liberazione sociale seguiti al '68, nel corso dei decenni ridanno al “fare a maglia” la giusta collocazione sociale e anche politica.

Lo Yarn Bombing, l'arte di ricoprire di graffiti a maglia o all'uncinetto monumenti, alberi, panchine e segnali stradali si presta perfettamente allo scopo. Lo Yarn bombing day, ad oggi riunisce artiste di tutto il mondo,che usano i graffiti di maglia per portare avanti messaggi di pace ed uguaglianza ovunque ci sia una superficie da ricoprire, o del degrado da abbellire. Gli uomini, e le donne di qualsiasi ceto sociale si sono riappropiate della propria creatività, liberandola da assurde logiche patriarcali o machiste.

 

foto2

 

Negli ultimi dieci anni, i ferri da maglia sono andati di pari passo negli Stati Uniti,con i cambiamenti sociali e la lotta per i diritti civili, a partire dall'era Trump.

Il Pussy Hat, il cui schema è stato distribuito ovunque in internet gratuitamente, è diventato il simbolo delle marce femministe in opposizione al governo populista post-Obama, indossato da migliaia di donne ed è ormai un accessorio iconico,in grado di comunicare il messaggio che lancia, da sé senza descrizioni a margine.

 

foto3

 

La community creativa online piu grande della rete, Raverly , dal 2017 ha preso chiaramente posizione e ha bannato dal sito qualsiasi schema o richiamo a politiche populiste, filoTrump, separatiste o razziste di sorta; ad oggi si fa portavoce dei messaggi e delle richieste della comunità afroamericane e delle minoranze in generale, collocando di fatto la community creativa internazionale dalla parte dei diritti civili,dell'eguaglianza, e della civiltà, posizionando in maniera netta e senza appello le arti tessili lì dove devono essere, fruibili da tutti e dalla parte di tutti in maniera inclusiva e fuori da mere logiche propagandistiche, dando supporto e conforto a chi,ogni giorno deve combattere per essere accettato e incluso, perchè la creatività è sempre un atto politico,per quanto individuale, e ha il dovere di collocarsi dalla parte giusta della storia, a prescindere dal nostro credo,religione,razza o categoria sociale.

 

foto4

 

 

foto5

 

 

Magliuomini - sede legale: Via Giulio Braga, 15 - 59021 - Vaiano - Prato - cod.fisc. : 92099420488