Ufficio lavori di Mordor: Riciclo pesante

ufficio lavori di mordor

Alzi la mano chi non ama i filati fichi.

No, dico, devi aver preso una botta in testa per non amare i filati fichi.

Morbidi, rigidi, sfumati, variegati, autoriganti, con il lamé e anche bouclé, li vediamo là, sull’espositore, magari in gradazione di colore in un negozio che è altrettanto fico e niente, non possiamo fare a meno di desiderarli. E magari acquistarli. Ma non è di loro che parlerò in questo post, del resto stai leggendo l’Ufficio Lavori di Mordor.

ufficio lavori di mordor

Alzi la mano chi non ama i filati fichi.

No, dico, devi aver preso una botta in testa per non amare i filati fichi.

Morbidi, rigidi, sfumati, variegati, autoriganti, con il lamé e anche bouclé, li vediamo là, sull’espositore, magari in gradazione di colore in un negozio che è altrettanto fico e niente, non possiamo fare a meno di desiderarli. E magari acquistarli. Ma non è di loro che parlerò in questo post, del resto stai leggendo l’Ufficio Lavori di Mordor.

Un po’ perché la quarantena non è stata particolarmente propedeutica al pellegrinaggio per mercerie e spacci, un po’ per vocazione mi capita spesso di lavorare salvando in extremis dei filati che… insomma, per i Valar! Sorvolando sugli acquisti, tutto quello che posso dire è che ho un grosso, enorme problema con lo spreco. Virtuosa, per essere l’Oscura signora, nevvero. Ma la mia coscienza ecologica non è priva di conseguenze di Mordor, dirette e indirette.

Anche tu detesti buttare? Quindi ti sarai trovato a lavorare quel fiammato che evidentemente avevi acquistato dopo un abbondante aperitivo con gli amici. L’ubriachezza delle volte è l’unica spiegazione. Sai cosa si prova a farsi violenza: di un filo sottile sottile non vedrai pressoché mai la fine del tuo progetto, tipo il lenzuolo funebre di Amaranta Buendìa in Cent’anni di solitudine. Un filo enorme più uno sbaglio del modello e neanche David Gandy (nei secoli scultoreo) potrà indossare il tuo capo finito subito: la velocità ha più di una faccia. Il vantaggio è che fai in fretta anche a disfare e sferruzzare cappellini come se piovessero. I cappellini non danno problemi, mai. O quasi.

E poi… il filo può essere impolverato, se lo hai lasciato da parte un bel po’ ed è seccante percepirlo con le mani. O ancora, le tarme possono aver combinato qualche disastro, non volano solo i Nazgul, qui come dalle tue parti. Volano orchi, tanti orchi, e anche qualche vaffangollum, alla decima giunta.

Ulteriore problema è quando anche i tuoi conoscenti sanno che è più facile per Frodo buttare l’Unico Anello nel fuoco che per te del filo nella spazzatura. Io di secondo (o terzo, o quarto) lavoro faccio il salva coscienze altrui. Mi arrivano qui, con lo sguardo da Sam Gamgee e quello che hanno recuperato nel garage o nella soffitta della nonna che non lavora più ed io non ce la faccio a dire no: prendo scatole e sacchetti e comincio con la suddivisione per materiale e colore. Devo avere qualche tara genetica, non c’è altra spiegazione.

A volte ci sono dei tesori, in effetti. Ricordo un amico sulla soglia di casa con un sacchetto di cianfrusaglie e un gomitolo di pregiatissima seta color tortora in mano, mentre, per magnificarmi il valore del ritrovamento, srotolava la seta di un metro circa ad ogni parola. Sono sopravvissuta a stento: una extrasistole ad ogni tirata.

Ma. C’è sempre un ma. Per un tesoro che si trova sono in omaggio:

  •  5 matasse di lana sottilissima che non vorrai non recuperare ma che, va’ a dà via il Saruman, si interrompono ogni 3 metri;
  •  del dannatissimo sintetico bouclé bianco sporco in tutti i sensi che detesto con tutta me stessa ma mia figlia, come tutti gli adolescenti, adoorah;
  •  filo marrone come se piovesse (io e il marrone delle volte abbiamo problemi);
  •  filo marrone gomitolato con del filo giallo (la coppia di Oleggio, presi singoli così così, insieme fanno il duo eliminazione rifiuti organici completa dei composti azotati, ma perché?);
  • il mohair, con un surplus di potere irritante dato dalla polvere, preferibilmente di un colore che mi fa sembrare Morticia con nemmeno l’un per cento del fascino di Anjelica Houston.

Ma io recupero tutto, sono masochista. Non importa quanti orchi lancerò, se mi si irriterà la pelle, se il risultato sarà una robetta così così. Non posso farne a meno. Un lato positivo? Se faccio qualche esperimento azzardato niente panico! Viene male? Amen, non sto sprecando una roba da trenta euro la matassa di cento grammi. Viene bene? Soddisfazione triplicata.

E tu? Lavori tutto subito e non ti ritrovi avanzi? Ti hanno mai affibbiato qualcosa che non ti convinceva? O hai aspettato talmente tanto che certi gomitoli ti sono diventati antipatici? Racconta!

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