PROVATO PER VOI: INIZIARE LA PROLE ALLE ARTI TESSILI

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Le arti tessili sono una disciplina post-apocalittica, dice un meme che circola nei gruppi d'oltreoceano.

E allora, pandemia sotto al sedere, decido di prendere la “lana non buona” (leggi: la lana che hai messo in un contenitore ed è stata scartata senza pietà perchè non ti piace senza nessun motivo particolare, e che ti motiva a comprarne costantemente di nuova) e ho insegnato a Greta la preziosa arte dell'uncinetto.

Avevo improntato un discorso molto Montessori/Steiner su come questo genere di attività sia terapeutica ed educativa per i piccoli umani di casa, la verità sulla madre degenere che sono è che adoro lavorare per me stessa, e tengo buona Greta con uno-di-numero maglione l'anno e qualche berretto, il resto del tempo mi dedico ad una sorta di trance autocelebrativo su come starò bene con l'ennesimo scialle fair-isle da 350 punti il prossimo autunno.

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Le arti tessili sono una disciplina post-apocalittica, dice un meme che circola nei gruppi d'oltreoceano.

E allora, pandemia sotto al sedere, decido di prendere la “lana non buona” (leggi: la lana che hai messo in un contenitore ed è stata scartata senza pietà perchè non ti piace senza nessun motivo particolare, e che ti motiva a comprarne costantemente di nuova) e ho insegnato a Greta la preziosa arte dell'uncinetto.

Avevo improntato un discorso molto Montessori/Steiner su come questo genere di attività sia terapeutica ed educativa per i piccoli umani di casa, la verità sulla madre degenere che sono è che adoro lavorare per me stessa, e tengo buona Greta con uno-di-numero maglione l'anno e qualche berretto, il resto del tempo mi dedico ad una sorta di trance autocelebrativo su come starò bene con l'ennesimo scialle fair-isle da 350 punti il prossimo autunno.

Per cui passo il testimone con la speranza che fra qualche anno passeremo i week-end fianco a fianco davanti alla 300esima serie di Dynasty su netflix, ognuno col proprio progetto fra le mani.

La verità è che probabilmente IO passerò così i pomeriggi , e mia figlia fra un'uscita di straforo e l'altra mi chiederà “mamma mi fai qualcosa?” e io potrò rispondere “t'ho comprato il materiale, fallo tu”.

Dopo aver provato per oltre un'ora l'impostazione delle mani e un vago abbozzo di catenella, con mia figlia che continua a brandire l'uncinetto in aria senza riuscire a tirare il filo all'interno di un'asola da quasi 2 cm di diametro, scendo a patti con la mia incapacità di insegnante, e di conseguenza di madre nel senso piu ampio del termine.

Alla fine di questa catartica esperienza e posta di fronte ai miei fallimenti esistenziali, decido di tentare con un approccio piu pragmatico, e passo il testimone al marito, il quale dopo svariati tentativi mette su le prime 10 catenelle della sua vita, nella speranza che lui riesca ad insegnarle il corretto movimento.

 

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Al trentesimo tentativo, Greta inizia a lavorare le sue prime catenelle, come se fossero una magia arcana, e guarda stupefatta le sue manine e poi me.

Nel giro di poche ore nel piccolo appartamento senza balcone, le giornate di sole che non possiamo goderci e anche le amichette lontane passano in secondo piano, il tema della giornata diventa “copertine per le bambole”.

Le insicurezze di Greta, perfezionista per definizione, trovano uno sfogo tangibile e vengono placate dal “posso farlo, e se non riesco, disfo e riprovo”. I problemi del mondo diventano lontani, per qualche ora, perchè ora puoi fare le catenelle e tutto va bene.

C'è effettivamente qualcosa di profondamente mistico nel tramandare un'arte antica alle nuove generazioni, donare uno strumento a tutti gli effetti affettivo, non dettato da una moda del momento letta in qualche rivista. E' regalare qualcosa che non può essere comprato, donare una piccola parte di sé a qualcuno che è già parte di te, e che continuerà a far vivere questa cosa quando tu non ci sarai piu.

 

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Di seguito, un breviario semi serio di consigli per approcciare i piccoli di casa alle arti tessili.

1- Piccole mani richiedono grandi filati. Mai iniziare con strumenti piccoli e filati sottili, perchè la coordinazione mano occhio non è ancora perfettamente sviluppata: rischio crisi isterica e conseguente chiamata dei servizi sociali da parte dei vicini quarantenati.

2- Mai perdere la pazienza, ma mantenere sempre un'approccio pro-attivo (sfogare frustrazioni e terapeutiche craniate al muro in stanza adiacente)

3- Non iniziare subito con strumento in una mano e filato nell'altra, ma impostare il lavoro in modo tale che in primis la piccola persona capisca il movimento dell'uncinetto/ferro, meglio lavorare appoggiati ad un tavolo.

4-La creatività, come la felicità, è reale solo se condivisa!

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