RIUSI_AMO: PASSIONE PER LAVORO A MAGLIA, UNCINETTO E RICICLO

riusi amo

Avete mai pensato di utilizzare gli scarti delle maglierie, per creare nuovi capi di abbigliamento e accessori anche per la casa, a maglia o uncinetto?

riusi amo

Avete mai pensato di utilizzare gli scarti delle maglierie, per creare nuovi capi di abbigliamento e accessori anche per la casa, a maglia o uncinetto?

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La passione per il lavoro a mano della lana e del cotone può incontrarsi con la necessità di ridurre al minimo il consumo di risorse quali acqua ed energia e così, capi che sarebbero destinati alla discarica possono avere nuova vita. Il riciclo consente anche di ridurre la produzione di CO2, di coloranti, di molti agenti inquinanti che si generano non solo nella produzione, ma anche in tutti i processi di distruzione dei capi.

Che sia pura lana o altro recuperare il filato ci da la possibilità di avere tanti bei gomitoli, da sferruzzare tranquilli nel soggiorno di casa con un buon tè a scaldare le lunghe sere uggiose di questo periodo oppure da condividere in un knit-cafè dove ritrovarsi in compagnia di appassionati del lavoro a mano.

Certo, è vero è un’operazione che richiede del tempo, ma vedere quel capo rovinato e deformato dalla sbagliata impostazione di una macchina e trasformarlo in qualcosa di bello e personale con le proprie mani è una gran soddisfazione!

Le parti dei capi si possono disfare; il filato che ne risulta è un po’ arricciato, increspato; ma niente paura, con un po’ di pazienza la soluzione si trova; i gomitoli creati si lavorano direttamente per poi distendere le fibre a capo finito oppure si trasformano in matasse da distendere prima di lavorarle.

foto1 coperta e ciabattine realizzate in lana a maglia

coperta e ciabattine realizzate in lana a maglia

In entrambi i casi l’ammollo va fatto per circa 30 minuti in acqua fredda o appena tiepida e sapone neutro o meglio ancora specifico per la lana. Nel caso si sia realizzato un capo di abbigliamento questo va fatto asciugare in orizzontale perché si distenda ma non perda la forma; se invece si decide di mettere in ammollo le matasse, è necessario legarle in tre/quattro punti per evitare che si disfino e quando sono nell’acqua distenderle qualche volta con le mani; vanno poi fatte asciugare su uno stendino sopra un asciugamano o volendo per farle allungare su delle grucce.
La seconda soluzione è più laboriosa, ma il filato risulta praticamente come nuovo.

foto2 corpetto realizzato alluncinetto con fettuccia

corpetto realizzato all’uncinetto con fettuccia

A volte i capi che si recuperano presentano solo dei piccoli errori, e così evitando di disfare ma, semplicemente rimagliando i punti, si assemblano; ci vuole una buona manualità, ma non è impossibile.

foto3 una manica spaiata chiusa in tondo e cucita

una manica “spaiata” chiusa in tondo e cucita

Pronti a recuperare? Armatevi di forbici, uncinetto, ago da maglia, un po’ di fantasia e il gioco è fatto!

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