Matemaglia: Giochiamo con le righe _ gli amici del 10

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Buongiorno a tutti, oggi parliamo di righe: facili da lavorare, sempre allegre e di effetto, elementari direi. E gli amici del 10, cosa sono?
Se avete seguito qualche bambino nei compiti della scuola primaria non vi sarà sfuggito il gran daffare suo e della sua insegnante attorno agli amici del dieci. Metodologia didattica ampiamente diffusa per l’insegnamento del sistema di numerazione decimale, essa consente di esercitare una continua riflessione sui quei numeri complementari la cui somma dà dieci.

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tabella lungaBuongiorno a tutti, oggi parliamo di righe: facili da lavorare, sempre allegre e di effetto, elementari direi. E gli amici del 10, cosa sono?


Se avete seguito qualche bambino nei compiti della scuola primaria non vi sarà sfuggito il gran daffare suo e della sua insegnante attorno agli amici del dieci. Metodologia didattica ampiamente diffusa per l’insegnamento del sistema di numerazione decimale, essa consente di esercitare una continua riflessione sui quei numeri complementari la cui somma dà dieci.

 

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http://www.youmath.it/scuola-primaria

 

Ma quando andavo a scuola io non si insegnava così perciò vedendo per la prima volta gli amici del 10 sul quaderno di mio figlio ne rimasi affascinata: colonnine di numeri complementari si rincorrevano sulle sue pagine e in qualche modo si fissarono nella mia mente per riemergere molti anni dopo nel lavoro a maglia.

 

Un paio di anni fa mi ritrovai a dover lavorare una copertina per neonati. Il modello era il Minitwist di Emma Fassio che ha una forma triangolare per avvolgere al meglio neonati e prematuri. L’ho lavorato in due colori, a righe. In realtà le righe sono state una necessità imposta dalla scarsa disponibilità di filato. Acquistato su di una bancarella mentre visitavo il centro Italia, era un onesto filato in merino superwash di cui avevo proprio bisogno in quel momento; purtroppo però il quantitativo disponibile era poco ed era stato necessario acquistarne in 2 colori diversi per averne abbastanza.

Il modello era stato scelto in relazione alle esigenze di quella collega che aveva avuto una bimba prima del tempo, avevo già deciso per il bordo bianco ma come utilizzare al meglio i due colori, con una lavorazione veloce, affinché avessero un minimo di equilibrio estetico?

 

La prima idea, ovvia e orrenda, fu quella di lavorarla metà per colore, cominciando il triangolo in lilla per finirlo in bianco. Ovvia e orrenda, appunto. Poi la mia mente slittò sulle righe, già più simpatiche: si trattava di trovare una alternanza di colori tale da ripartire e utilizzare al meglio il filato di cui disponevo in quantità limitata.

E fu allora che galleggiarono nella mia testa gli amici del dieci. Forse avrei potuto utilizzarli per dare un senso alle righe della coperta.

 

Per chi non avesse a portata di mano un bambino in età scolare corredato di tutto il suo ambaradan didattico, vediamoli assieme.

tabella1

Consideriamo coppie di numeri la cui somma dia 10 e disponiamole ordinatamente in colonna. All’aumentare del numero in B quello in A diminuisce fino ad arrivare alla posizione centrale in cui B (5) è uguale a A (5), quindi nell’ultima riga B ha il valore massimo mentre A il minimo.


Riscriviamoli di seguito leggendo le righe dopo l’altra e pensiamo questi numeri in colori alternati.

tabella2

 

copertina2Facciamo corrispondere ad ogni numero un equivalente numero di righe da lavorare ai ferri pensando che ciascuna riga sia costituita da 2 ferri, l’andata e il ritorno.

 

E adesso lavoriamoli: partite con il colore A dominante nella prima parte del lavoro e lavorate la prima riga (2 ferri) nel colore B. Poi 9 righe in A, 2 in B e 8 in A, 3 in B e 7 in A e così via. Alla fine delle righe il lavoro sarà dolcemente transitato da un filato all’altro e se capovolgerete quanto fatto noterete la sua divertente simmetria.

Nella copertina ho utilizzato questo metodo applicandolo agli amici del sei anziché a quelli del 10 con righe che presentano la seguente alternanza: 1-5, 2-4, 3-3, 4-2, 5-1. La regola è la stessa, cambia solo il riferimento al sei piuttosto che al dieci; anche in questo modo si ottiene una fluida transizione da un colore all’altro ma il tratto che dovrà essere lavorato per effettuare il completo cambio di filato sarà più breve, sono dieci righe alternate corrispondenti a 60 ferri, nel caso invece degli amici del 10 il cambio avviene in 18 righe di colore corrispondenti a 100 ferri.

E si può scoprire una cosa simpatica…

Quante sono le righe colorate da lavorare?

Numero di righe colorate a lavoro ultimato, esclusi il settore iniziale e finale monocolore:

(somma amici -1) x 2 = (6 – 1) x2 = 10

Come si può sapere in anticipo quanti sono i ferri necessari per il cambio?

Numero delle righe colorate (già calcolato) x somma amici, nel nostro caso: 10 x 6 = 60 ferri.

Controllate nella foto della copertina: si contano 10 righe a partire dalla prima riga sottile bianca fino all’ultima viola, ogni coppia di righe complementari richiede 12 ferri di lavorazione, in totale 60 ferri.

Utilizzando invece gli amici del 10 si lavoreranno 18 righe colorate in 180 ferri.

Mi piace lavorare le righe in questo modo: la regola che si nasconde sotto ad esse non è immediatamente riconoscibile e rende il lavoro interessante dal punto di vista estetico e la sua lavorazione piacevole e stimolante. Ancora un’altra riga, ancora un’altra riga per vedere cosa succede: questo è il mio pensiero finché sferruzzo. Sto sperimentando lo stesso ritmo per l’alternanza della maglia rasata con punti operati ed il risultato è ugualmente piacevole.

 

CSU Blanky for Emma 4 medium2

Copertina lavorata in due colori con la stessa tecnica. In questo modello, Gradient Blank di Sara Marks i calcoli utilizzano come unità di riferimento il singolo ferro ma il principio è lo stesso.

 

Certo non si tratta di una nuova invenzione, al massimo un reinventato, un uninvented per dirla con Elizabeth Zimmermann e sicuramente esempi di questo tipo in Ravelry non mancano ma la riscoperta personale dà sempre soddisfazione come pure la ricerca di un ritmo estetico e di un ordine interno in ciò che creiamo.

Le righe si possono inserire in un runner per un tavolo, in un tappetino da cucina, o in una maglietta estiva con l’accortezza di mettere il colore più chiaro (o il filato più vistoso) nel tratto del corpo meno “importante” quindi in alto per le persone che pensano di voler minimizzare il loro bacino in basso per quelle che hanno bisogno di aumentarlo otticamente per proporzionarlo rispetto alle spalle.

Provate dovunque, se vi capita. Aspetto di vedere le vostre foto, fatemi sapere che sono curiosa.

Buon knitting a tutti.

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