A tu per tu: Woolly Thoughts (2° parte)

a tu per tu sonia

Vi  ho lasciati la volta scorsa con la prima parte dell'intervista a Pat Ashforth e Steve Plummer, moglie e marito insegnanti di matematica con la passione per le arti tessili, Steve infatti è anche designer mentre Pat è autodidatta.

Potete recuperare la prima parte qui.

Vi lascio alla seconda parte.

 

D.    Come si è evoluto il vostro lavoro?

          R. Da quando ci siamo ritirati dall’insegnamento, trascorriamo gran parte del nostro tempo alla ricerca di idee matematiche da sviluppare come progetti per arazzi o manufatti e continuando a mettere in discussione il nostro processo di progettazione. Parte di questo ricercare ha portato Pat a esaminare il lavoro a “maglia ombra” o “maglia dell’illusione” e così, molto rapidamente, abbiamo formulato l'opinione secondo cui spiegazioni e processi grafici per questa tecnica portavano a creare solo immagini molto basilari, quasi primitive. La nostra natura curiosa, l’amore per la progettazione e la comprensione matematica della creazione di grafici e della visualizzazione in tre dimensioni insieme alla nostra avversione per i modelli scritti o pianificati male, ci ha portato a sperimentare e sviluppare il processo di creazione di grafici. Abbiamo usato la nostra esperienza nello scrivere modelli di maglieria per fornire grafici e istruzioni per il lavoro a maglia illusoria da poter essere utilizzati in modo efficace da tutti, indipendentemente dalla personale esperienza come tricottatore.

 

Yin e yang maglia illusione

 

D. Ma cos’è esattamente l’illusione a maglia e come funziona?

            R. Il lavoro a maglia dell’illusione si basa sul fatto che i bordi della maglia legaccio e i bordi della maglia rasata hanno proprietà diverse. Le coste a punto legaccio sono più avanti rispetto al punto rasato e ciò consente di creare un disegno che cambi il suo aspetto in base all'angolo di visione. Nell’illusione del lavoro a maglia vengono utilizzati due colori di filato per creare creste alternate, una di colore scuro seguita da una di colore chiaro. Le aree scure o chiare (e quindi l’immagine) possono essere portate in primo piano, quando il pezzo è visto da un angolo, usando il punto legaccio per quella particolare parte di una cresta e il punto rasato per la parte della cresta precedente. Quando invece il pezzo è visto direttamente di fronte, si devono vedere solo strisce di colore. La nostra matematica e il mio background di matematica/arte ci hanno permesso di sviluppare il processo di creazione di grafici per questa tecnica al punto in cui posso creare immagini molto più complesse di quanto fosse possibile in precedenza, incorporando non solo aree di buio e luce ma anche aree di vari livelli di ombreggiatura intermedia.

 

Gollum maglia illusione

 

D. Come vi siete imbattuti in questo modo di lavorare a maglia e cosa vi ha affascinato?

          R. Il semplice lavoro a maglia ombra esiste da molto tempo e, come designer, era inevitabile prima o poi incontrarlo. All’inizio ci sembrò poco impressionante e non ci pensammo molto fino a quando non fu necessario sviluppare alcuni dei nostri progetti matematici in un modo nuovo. Abbiamo iniziato a utilizzare il lavoro a maglia ombra semplicemente come un’esplorazione di ciò che accadrebbe a uno dei nostri disegni specifici con questa particolare tecnica. Quindi è in questa fase sperimentale che abbiamo deciso che i cambiamenti nel processo di creazione di grafici ci avrebbero consentito una flessibilità molto maggiore per i progetti futuri. Il processo di esplorazione stesso e “fino a che punto potrei svilupparlo” è stato ciò che ci ha affascinato, ma la parte davvero magica è sempre stata il modo in cui l’immagine che hai disegnato su carta inizia ad apparire nel lavoro a maglia e come l’intero aspetto del pezzo completato cambia man mano che ci si sposta. C’è un vero fattore WOW nella creazione e visualizzazione di questi lavori.

 

D. Come avviene la trasformazione di un’immagine in un grafico?

          R. Per creare una complessa illusione, prima di tutto, decido quale immagine usare. Il dettaglio più piccolo che voglio mostrare all’interno di questa immagine deve essere almeno un punto e questo dettaglio più piccolo determina quindi la scala del pezzo completato. Dopo aver determinato la scala si posiziona una griglia quadrata sull’immagine, ogni quadrato sulla griglia rappresenta un punto e ogni riga di quadrati rappresenta una riga di lavoro a maglia. A questo punto si “guarda” attraverso la griglia e si decide su aree di buio e di luce che si devono vedere e colorare a quadrati sulla griglia nel colore scuro o chiaro appropriato. Quando è completato questo processo, tutti i quadrati colorati sono punti a maglia dritta e quelli non colorati punti a rovescio. Tutti i grafici sono realizzati al computer con un programma appropriato, ma possono essere realizzati anche a mano su carta da lucido.

 

   D. Dove trovate l’ispirazione per i vostri progetti?

            R. Molte delle persone a cui insegniamo a creare le maglie illusorie scelgono immagini speciali per loro come: un bambino, un genitore o un animale domestico. Queste naturalmente hanno una forte importanza personale ma per un pubblico più vasto possono risultare irrilevanti. Ai fini della visualizzazione, quindi, tendiamo a cercare immagini note al grande pubblico e così dipinti o personaggi famosi come: la Gioconda, le opere di Dante Gabriel Rossetti o le immagini di Albert Einstein o dei Beatles sono buoni esempi di ispirazione.

 

  D.  Qual è la parte più difficile della creazione di una maglia illusoria?

         R. La creazione del grafico di un pezzo è sicuramente la parte più impegnativa del processo. Ci vuole perseveranza, tempo e una quantità di “consapevolezza tridimensionale”. Ogni grafico richiede, in media, circa 100 ore per la produzione provando nel frattempo a lavorare il pezzo perfezionando il diagramma secondo necessità per essere sicuri che il lavoro finito sia esattamente ciò che vogliamo.

A questo punto il tempo per realizzare il lavoro vero e proprio dipenderà dalla dimestichezza e dall’esperienza di chi lavora e dalle dimensioni del pezzo, ma comunque la realizzazione del lavoro è di gran lunga la parte più semplice e può essere fatta anche da chi è alle prime armi.

 

Penrose domanda 1

 

 D. Come si può integrare l’illusione in altri tipi di maglieria, come capi di abbigliamento o accessori?

           R. E’ probabile che l’illusione del lavoro a maglia si sia sviluppata dall’uso delle diverse altezze del punto legaccio e del punto rasato per fornire un cambiamento di trama sulla superficie di un capo e questo cambiamento di trama stesso fornisce un cambio di colore o sfumatura a seconda di come si muove il capo. Si chiama maglia ombra perché non esiste una vera e propria immagine reale.

Affinché un’immagine a maglia illusoria venga utilizzata su un indumento, le creste della maglia devono essere verticali se l’immagine deve essere vista di lato. Le creste del lavoro a maglia ombra quindi, che di solito sono orizzontali non sarebbero nella direzione tradizionale. In altre parole questo tipo di lavoro richiederebbe una maggiore e più dettagliata pianificazione poiché anche la scala risulterebbe difficoltosa in quanto il minimo dettaglio che si desidera mostrare deve essere almeno un punto attraverso. Questo dettaglio più piccolo determina quindi la dimensione in punti del pezzo completato. Se questa dimensione risulta essere più grande di quanto si desidera incorporare nell’indumento, l’illusione diventa impossibile.

 

Barbie arcobaleno

 

  D. Tra tutte le opere eseguite quale vi ha dato più soddisfazione realizzare?

          R. Il lavoro dei preraffaelliti ci ha sempre ispirato. I volti, le espressioni e le pose tendono a prestarsi bene al processo di illusione. La nostra preferita è sempre stata quella usata sul pezzo “Proserpine” di Daniel Gabriel Rossetti.

 

Proserpina maglia illusione

 

D. Dove è possibile osservare le vostre opere dal vivo?

           R. Per il Museo di Scienze di Londra abbiamo esposto arazzi nell’ambito della loro raccolta matematica, un pezzo è esposto al Puzzling World di Wanaka, in Nuova Zelanda molti altri in mostre nelle sedi “Believe it or not” di Ripleys Entertainment in tutto il mondo. Per noi questo rimane un hobby e tendiamo a non autopromuoverci su vasta scala. Le mostre dei nostri lavori tendono quindi ad essere di piccole dimensioni e limitate alle biblioteche e alle gallerie locali.

 

D. Progetti futuri? 

            R. Oltre a continuare a creare complessi arazzi a maglia illusione, passiamo gran parte del tempo ad aiutare gli altri a creare i loro disegni a maglia ombra partendo da immagini per loro speciali. Questa trasmissione del processo via internet è ciò che vorremmo sviluppare ulteriormente in futuro, creando video e tutorial per aiutare le persone ad avere successo con i propri progetti.

 

istituto alzheihmer domanda 5

Bene siamo arrivati alla fine di questo viaggio nel Regno Unito, ma soprattutto nel turbinio di equazioni formule, forme geometriche e illusioni ottiche, dove Pat e Steve ci hanno guidato con molto entusiasmo.

Io ringrazio loro per la bella accoglienza che mi hanno riservato e invito chi legge a visitare i loro fantastici e ricchissimi siti:

Ciao a tutti, alla prossima.

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