A tu per tu: Woolly Thoughts (1° parte)

a tu per tu sonia

 

La matematica questa sconosciuta. Tutti noi ad un certo punto della vita abbiamo dovuto confrontarci con questo spettro che ci perseguitava anche la notte, quando il giorno dopo avremmo dovuto recitare le tabelline a memoria o avevamo il compito in classe. Però si sa la matematica non è un’opinione ma una scienza ben precisa a volte difficile da comprendere ed apprendere, ma comunque necessaria perché si applica ad ogni attività che svolgiamo. Contiamo i soldi per pagare, le ore bloccati nel traffico, le calorie degli alimenti per fare la dieta (no questo no … almeno io) e contiamo i punti quando lavoriamo a maglia o all’uncinetto.

Di questo ce ne ha già parlato la nostra amica Alice Liotto nella sua rubrica Matemaglia  ma è argomento di interesse anche nel Regno Unito.

Loro sono Pat Ashforth e Steve Plummer, moglie e marito insegnanti di matematica con la passione per le arti tessili, Steve infatti è anche designer mentre Pat è autodidatta. Loro la matematica e la geometria la insegnavano a scuola (ora sono in pensione), ma gli risultava sempre piuttosto difficile catturare l’attenzione degli studenti, fino a quando pensarono di applicare questa ostica materia ai loro lavori a maglia che già eseguivano per hobby.

 

Pat e Steve si conoscono in una scuola a Luton. Insegnano ancora insieme in una scuola a Nelson nel Lancashire, città dove poi si sposeranno. Entrambi appassionati di lavoro a uncinetto fanno parte di un forum dedicato, tramite il quale l’azienda tessile americana Brown Sheep Co. Inc. gli chiede di realizzare un afgano.

Una volta appurato cosa fosse un afgano e aver realizzato quel primo lavoro nasce l’idea di proporre agli alunni formule matematiche e teoremi esposti su coperte (gli afgani) fatte all’uncinetto e coinvolgendo gli studenti nella realizzazione delle stesse, invogliandoli così ad applicarsi di più nella comprensione di formule ed equazioni.

 

Mere bagatelle domanda 1

 

La loro attività a questo punto prende il via con opere di ogni tipo (tanti afgani ma anche maglia ombra o maglia dell’illusione e molto altro) che fanno il giro del mondo con esposizioni al Museo di Scienze di Londra o in scuole che hanno adottato lo stesso sistema di insegnamento.

Loro stessi girano il mondo partecipando a festival scientifici o inviti in scuole e mostre di artigianato per insegnare le loro formule ma soprattutto dimostrare che l’aritmetica e la geometria non sono poi così terribili come sembrano e che il lavoro a maglia non è un’attività prettamente femminile.

 

progetti 1 domanda 5

progetti domanda 5

 

 

 

 

 

 

Creano anche il sito Woolly Thoughts dove Woolhelmina, la pecorella anfitrione ci guida illustrando le innumerevoli attività dei suoi creatori.

A questo punto però mi fermo, mi faccio da parte e gli lascio la parola per conoscere meglio loro e quello che fanno.

P.s. le domande sono per tutti e due, ma a rispondere per entrambi sarà Steve.

Si comincia.

 

 D.Salve cominciamo con la domanda di rito per conoscervi meglio, chi sono Pat Ashforth e Steve Plummer e perché raffigurate formule matematiche su opere tessili?

    R. Mia moglie ed io abbiamo scritto insieme il nostro primo libro molto prima che ci sposassimo e di conseguenza conserviamo i nostri cognomi diversi e insieme formiamo il team di progettazione di Woolly Thoughts. Pat è specializzata in matematica e inglese e io lo sono in matematica e arte. Siamo stati entrambi insegnanti di matematica per alunni di età compresa tra 11 e 16 anni e ci siamo conosciuti, quasi venticinque anni fa in una scuola di Luton, in Inghilterra, dove il 97% degli studenti era asiatico e l’inglese era quasi una seconda lingua. Siamo entrambi geometri piuttosto che algebristi e abbiamo un vivo interesse per le forme e il modo in cui si adattano insieme e nel rispondere alle domande matematiche con mezzi geometrici. Pat era anche una magliaia prolifica, ma poiché non seguiva i tradizionali modelli di maglieria, insieme abbiamo sviluppato idee sull’unione di forme a punto legaccio matematicamente corrette per formare dei capi di abbigliamento. Quando ho lasciato la scuola, per diventare un capo della matematica, abbiamo deciso di avere abbastanza idee per metterle insieme nel nostro primo libro Woolly Thoughts e ho imparato a lavorare a maglia, dalle istruzioni scritte di Pat , in modo da avere abbastanza dimestichezza del mestiere per trasformare in grafici le istruzioni scritte. Nel libro ho anche disegnato una pecora che svolgeva vari compiti relativi alla matematica e al lavoro a maglia. Il suo nome è Woolhelmina.

 

Radice quadrata domanda 1

 

Dopo aver letto il nostro libro, la società americana di filati Brown sheep ci ha chiesto di creare un afgano per loro. Nello svolgere questo lavoro abbiamo scoperto che la scala più ampia a cui stavamo lavorando ci ha permesso di mettere molte più idee matematiche in un arazzo appeso al muro di quanto non fossimo stati in grado di mettere in un indumento. Da allora abbiamo raramente guardato di nuovo alla produzione di indumenti a maglia e siamo diventati più noti per il nostro design e produzione di arazzi matematici a maglia su larga scala inizialmente creati per essere utilizzati nelle nostre aule di matematica per avviare discussioni, in particolare con i bambini che avevano scarsa conoscenza della lingua inglese. Abbiamo anche alcuni dei nostri lavori al Museo della Scienza di Londra come parte della loro collezione matematica.

Le affissioni sono anche state ammirate da molti insegnanti di matematica alcuni dei quali ci hanno chiesto di collaborare per creare insieme dei lavori. A causa però del troppo tempo che avremmo dovuto impiegare, abbiamo sempre rifiutato, in alternativa abbiamo iniziato a scrivere modelli per quegli insegnanti. Questi schemi dovevano essere per le persone che normalmente non tricottatori. Dovevano essere molto semplici, scritti in un inglese semplice, perché chiunque deve essere in grado di usarli. Possiamo osservarli qui 

 

D. Lo spiegate nel vostro sito: un afgano è un tipo di coperta o arazzo dove poter disegnare formule ma è una superficie piatta, quindi non si possono rappresentare forme tridimensionali, oppure no?

    R. Accanto alle rappresentazioni bidimensionali della matematica negli afgani abbiamo anche creato un buon numero di giocattoli matematici e stranezze di natura tridimensionale. Questi includono oggetti come la Torre di Hanoi, Napiers Bones e vari cuscini Flexagon, vengono inoltre utilizzati per generare discussioni matematiche e rafforzare la fiducia nel linguaggio matematico e quindi nella matematica stessa. Li troviamo qui

 

 Cubi borromei domanda 2

 

D.  Cosa avete disegnato nel vostro primo afgano?

     R. Come ho già detto, il nostro primo afgano è stato creato per la compagnia americana Brown Sheep. Era un disegno che abbiamo usato di nuovo da allora, ma a quel tempo si chiamava Round the World e si occupava del riconoscimento di forme e angoli in un punto e su una linea retta. Eccolo qui

  

intorno al mondo domanda 3

 

D. Come hanno reagito i vostri alunni quando avete proposto lo studio della matematica con gli afgani?

      R. Il nostro lavoro non era una proposta per insegnare la matematica attraverso il lavoro a maglia, sebbene le nostre idee siano state usate per insegnare vari aspetti della matematica. La nostra ragione per produrre le opere era che con una parete larga e tattile appesa potevamo usare le abilità di quegli studenti che in questo modo potevano tradurre e comprendere il nostro linguaggio matematico pur avendo poca dimestichezza con l’inglese. Gli studenti hanno quindi reagito positivamente a questo approccio. 

 

D. In una intervista al “The Guardian” dichiarate di aver cercato di assicurarvi che “il lavoro a maglia non fosse visto come un’attività prettamente femminile” e di “aver trovato più riluttanza dalle donne che affermano di non poter fare matematica, piuttosto che dagli uomini che affermano di non saper lavorare a maglia”

     R. Durante l’anno matematico 2000, Pat ed io facevamo parte di un folto gruppo di comunicatori matematici che prendevano parte ad eventi matematici per bambini e adulti in tutto il Regno Unito. Gli eventi a cui noi abbiamo deciso di partecipare riguardavano il lavoro a maglia di piccoli quadrati “Metà e metà” e l’esplorazione del numero di modi in cui questi quadrati possono essere messi insieme per creare uno schema. Alcuni esempi li troviqui

In questo compito era molto importante che fossero coinvolti ragazzi e ragazze e abbiamo lavorato duramente per abbattere qualsiasi tipo di convinzione che lavorare a maglia fosse puramente un mestiere femminile.

In uno di questi eventi inoltre siamo stati avvicinati da una coppia di donne di un Istituto femminile che ci hanno chiesto se potevamo fare dei seminari per le loro associate che trovavano la scienza e la matematica scoraggianti. Abbiamo collaborato con molti istituti dove il lavoro a maglia associato alla matematica è risultato essere non solo educativo per la comprensione di formule e concetti scientifici ma anche terapeutico per malattie come l’Alzheimer o disturbi della personalità, per saperne di più cliccate qui

Ora, molti anni dopo, siamo entrambi in pensione dall’insegnamento della matematica, ma conserviamo il nostro amore per la materia e il nostro “cosa succede se … “, un approccio non convenzionale all’insegnamento. Produciamo sempre gli afgani matematici che suscitano ancora molto interesse.

 

Afgani domanda 5

 Bene, per oggi mi fermo qui, ci vediamo la prossima volta per continuare a meravigliarci con questi due magnifici artisti.

Vi lascio il loro secondo sito (l'altro lo avete già visto più sù)  in modo da poter curiosare tra le loro spettacolari opere.

 

Ciao a tutti, alla prossima.

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