Jacquard Attack: I tesori dello studio Marelli

jacquard attack

Avviso: questo è un post in sospeso. L’ultima volta avevo parlato di “100 jacquard da tutto il mondo” di Giusy e Giuliano Marelli, il libro che mi aveva dato la possibilità di incontrare Giuliano Marelli nel suo studio milanese, e avevo anticipato che c’era molto altro di cui parlare, riguardo a questa mia visita.

foto jacquard

Con rischi indicibili e traversie innumerevoli, come si dice anche nel vecchio film cult “Labirinth”, ho affrontato i capricci di Trenord e il lunedì nero di gennaio del trasporto milanese, insardinata in una metropolitana strabordante di pendolari, per giungere allo Studio Marelli e farmi mostrare ben più di un libro. Ho potuto scoprire dei veri e propri tesori della maglieria, con un occhio di riguardo a quella da uomo, chiaro. Probabilmente per vedere proprio tutto tutto non basterebbero i tempi di un corso universitario, così ci siamo limitati a capi inerenti agli argomenti della nostra conversazione. Parlare con qualcuno che ha la tua stessa passione diventa facile, e, se questo qualcuno ha qualche decade di esperienza in più e ben più ambiti di competenza dei tuoi, diventa anche stimolante e di ispirazione.

foto jacquard

Basta guardare il sito per capire (www.giulianoegiusymarelli.com): ha una sezione dedicata ai pattern, e qui ti consiglio una puntatina sulla “Maglia facilissima” perché è pensata per avere bei capi faticando il meno possibile e una nel ricco store (http://www.giulianoegiusymarelli.com/store); ne ha una riguardante i corsi personalizzati da seguire a Milano da loro; è presente la sezione heritage, dedicata alla storia dell’atelier; e, per i più curiosi, c’è una sezione didattica in cui si parla di storia della maglia e si possono vedere gli splendidi temi d’esame degli allievi del "Laboratorio di Sintesi Finale in Knitwear Design" al Politecnico di Milano.

foto jacquard

Con gentilezza e disponibilità da parte di Giuliano ecco apparire sul tavolo dello studio veri pezzi della loro storia. Lo scialle realizzato in maglia rasata e ricami in lana a punto maglia per il motivo e in seta a punto croce per i contorni, appartenente alla collezione “Ricami d’oriente”, presentata a Pitti Filati e ispirata all’opulenza delle stampe e degli scialli della Persia e della Russia.

foto scialle

Il blouson uomo in lana grezza, realizzato con losanghe all’uncinetto e rifinito con coste ai ferri, di un delicato color tortora.

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Gli Aran da uomo e da donna, con i motivi tradizionali. Mi è stata data una piccola spiegazione dei motivi Aran, con la premessa che le interpretazioni sono infinite e il significato è variato nel tempo, prima legato alla tradizione religiosa è poi fluito nel dominio un po’ meno spirituale dell’amore terreno. Nell’ambito del matrimonio, non fare il malizioso, si parla sempre della cattolicissima Irlanda! Ad ogni modo sappi che gli zig zag sono l’augurio di risolvere gli alti e i bassi dell’unione, il rombo rappresenta l’amore eterno, le trecce sono le funi a cui aggrapparsi nelle difficoltà della vita.

foto jacquard

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Il blusotto uomo Aran con zip, realizzato a punto favo con filo di lana unito a uno di mohair, per dargli un effetto brinato, augura al possessore un amore dolce come il miele.

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E non è finita con i capi, ho potuto contemplare anche gli imponenti scaffali stipati di enciclopedie su maglia e uncinetto, in parte realizzate dai Marelli stessi, l’archivio delle collezioni, i libri sull’argomento, anche vetusti, ma mai superati, la traccia, insomma, dell’appassionato lavoro di una vita.

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Ti lascio con la bella immagine di un arazzo a uncinetto punto pelliccia nei toni caldi, una coccola insomma. Al prossimo post.

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