A tu per tu: LANIVENDOLE

a tu per tu sonia

L'intesa vincente è un gioco che fa parte della trasmissione “Reazione a catena”, il preserale di Raiuno condotto da Gabriele Corsi. È un gioco piuttosto particolare, perché consiste nel trovare più parole possibili tramite la definizione che viene data dai propri compagni di squadra in modo estemporaneo. Tutto nel breve arco di un minuto. In sostanza si tratta di “capirsi al volo” e trovare la parola giusta.

Nella vita reale, in una coppia, tra colleghi, nei rapporti sociali non sempre è facile trovare l'intesa.

A volte ci si scontra, altre si riesce a venirsi incontro, ma l'intesa vincente è davvero molto rara.
Devo dire che io l'ho trovata in alcune persone davvero speciali.

Ma andiamo con ordine, sono lì che passeggio tra i vicoli di Genova quando ad un certo punto vengo attratta da una vetrina che svela bellissimi colori; mi avvicino per guardare meglio e sento anche buonissimi profumi molto invitanti. A questo punto non posso fare altro che entrare in questo …… negozio?

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Eccomi sono dentro e vengo subito avvolta da un'atmosfera particolare, mi fanno accomodare e mi offrono una tazza di buonissimo thè. Quindi è una sala da thè!! NO!!!! Perché mentre sorseggio il mio thè, di fronte a me e tutt'intorno vedo tanti scaffali pieni di filati di ogni forma, dimensione e colore.

Ebbene sì mi trovo da Lanivendole ( www.lanivendole.com ),

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Un negozio di filati che ti accoglie come in casa per metterti a tuo agio e permetterti di scegliere serenamente il filato più adatto al lavoro che hai intenzione di realizzare.

Nasce dalla creatività di gentili signore che amano definirsi “donne dalle grandi mani sempre in movimento e dalle menti che frullano costantemente “.

Donne che sono riuscite a coniugare gli impegni quotidiani di mamme, mogli e lavoratrici con la loro grande passione per la lana ed è proprio da questa loro intesa vincente che nasce appunto Lanivendole.

Le nostre amiche trattano le fibre lavandole, tingendole, cardandole e filandole o intrecciandole completamente a mano donandogli un'anima che si esprime il momento in cui vengono lavorate; e insegnano anche a farlo.

Ma i loro progetti non si fermano qui, hanno anche intenzione di portare in Italia il “Fiber Art Movement” in una versione rivisitata in chiave ecologica.

Ora però direi di conoscerle meglio per farci raccontare da loro chi sono e cosa fanno

Chi sono Stefania, Federica e Giulia?

Ci siamo conosciute anni fa per la comune passione per la filatura e le arti tessili in generale; cammin facendo è nata un’amicizia davvero bella, come quelle tra donne a volte riescono a essere. Quando si riesce a lavorare in un piccolo gruppo le possibilità di realizzare un progetto si amplificano iperbolicamente; davvero ci rilanciamo idee, condividiamo scelte e momenti di sconforto e proviamo a completare i difetti di ognuna… anche se spesso partiamo con voli pindarici e servono amici “esterni” per riportarci a terra.
Abbiamo iniziato a sognare insieme, abbiamo organizzato attività e corsi a Genova e viaggiando per mezza Italia, finchè è nata l’Associazione Fili Trame e Colori che ci ha permesso di allestire un locale laboratorio dove poter portare avanti i nostri progetti.

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Come e da cosa è nata l'idea di lanivendole?

Lanivendole, il nome è nato da un incontro con amici fiorentini che non vedevamo da tempo, e che, ascoltando i nostri progetti e sogni, ancora in fase del tutto ipotetica, ci hanno “battezzate” così. Da allora è rimasto in attesa che riuscissimo a organizzarci. Lanivendole è un progetto artistico di sperimentazione e creazione di filati handmade; stiamo portando avanti questo sogno, e iniziato a realizzare filati a mano, e ancora oggi siamo fiere di continuare a considerarci filatrici - nel senso letterale di creatrici di filati - sebbene sia un lavoro lento e spesso faticoso.

Cos’è per voi il “Fiber Art Movement”?

Abbiamo iniziato questo progetto proprio perchè ci siamo follemente innamorate del così detto Fiber Art Movement, che negli Stati Uniti e in Europa porta avanti sperimentazioni meravigliose intorno alle fibre naturali, alla filatura artistica, ma anche al feltro etc

Testimonial a noi carissime sono Lexi Boeger, WoolDancer, Insubordiknit…. Solo per citarne alcune…

Noi siamo sempre rimaste affascinate dalle creazioni e innovative di queste artiste, e abbiamo sempre considerato come una splendida opportunità provare a sviluppare anche in Italia delle applicazioni sperimentali alla filatura, di certo il genio creativo italiano è unico al mondo, ma per l’esperienza avuta finora nei nostri corsi, difficilmente qualcuno si è avvicinato alla filatura con l’idea di creare opere artistiche, o di osare materiali e forme estremi.
Chi acquista filati un poco più audaci, rientra comunque entro canoni estetici raffinati, puliti, e comunque finalizzati a un progetto preciso di impiego, che sia a maglia a telaio o altro. Questo di certo non è un giudizio negativo, è più una constatazione, magari tra qualche anno cambieranno i gusti e ci avvicineremo al mood internazionale, o forse no, manterremo semplicemente la nostra peculiarità italiana... noi continueremo a sperimentare!

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Perché un filato è ribelle?

Perché è unico, perché difficilmente può essere riprodotto esattamente uguale, perché il comportamento di un filato fatto a mano quando lo si lavora è davvero particolare: a seconda delle fibre usate o della tecnica può essere più o meno elastico di un filato industriale. Chiamiamo Ribelli i nostri filati perché semplicemente non sono uniformi e standardizzati come quelli creati a mano.

Ma i filati parlano? E cosa ci raccontano?

Ci piace pensare che un filo fatto a mano racconti attraverso materiali, forma e colori l’idea che si voleva trasmettere quando lo abbiamo creato, l’ispirazione che avevamo. Molto difficilmente creiamo un filato senza un progetto preliminare, semplicemente accostando colori e dandogli una forma casuale. Di solito studiamo a tavolino per prima cosa i materiali, che possono essere funzionali ad un effetto estetico da raggiungere, o a una necessità di impiego. Di pari passo si pensa al titolo e alla struttura che vogliamo dare al filo, e ovviamente poi anche all’accostamento dei colori e se vogliamo partire da fibre tinte o miscelate in cardatura… questa energia rimane nel filo, almeno a nostro parere.

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Com’è un filato personalizzato?

Ultimamente riusciamo sempre meno a creare filati su ordinazione, ci manca il tempo purtroppo. Tradurre le idee e aspettative di un committente è stimolante e richiede un sacco di tempo, a volte anche di campionature preliminari.
Spesso la creazione parte dalla scelta delle fibre da utilizzare, dalla tintura a mano o dalla cardatura, lavorazioni che noi facciamo ma nella nostra mente.

Ci parlate dei vostri laboratori e attività culturali?

In questi anni di attività abbiamo sperimentato diversi tipi di laboratori, per bambini e adulti, abbiamo collaborato con scuole e fatto consulenze per aziende. Il fatto di partecipare a fiere e convegni ci ha permesso di conoscere davvero tanti creativi e tante lavorazioni e vorremmo piano piano inserirle nei nostri programmi; ogni anno nell’organizzare i workshop per la nostra sede cerchiamo sempre di allargare le proposte a diverse arti tessili, ma il tempo è poco non essendo il nostro lavoro principale, e quindi dobbiamo procedere più lentamente di quanto vorremmo in questo aspetto, alla fine a farla da padrone sono sempre i corsi di maglia, filatura e tintura.

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Cos’è “Fili Trame e Colori”?

la nostra Associazione, l’abbiamo fondata nel 2013 per poter organizzare corsi e laboratori e iniziare a conoscere e fare rete con allevatori, artigiani, designer e creativi del settore; abbiamo la fortuna di avere un piccolo spazio nel cuore di Genova, dove poterci incontrare e lavorare, sferruzzare, filare in compagnia… inutile dire che ogni angolo è pieno di fibre, fili, ferri, pentole, carde e ruote.
Siamo molto felici del gruppo di associati che si è creato, e delle collaborazioni che ormai abbiamo consolidato con designer come Annalisa Dione, Ivan Lazzaretti o Alice Twain e esperti come Laura dell’Erba.

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Progetti futuri?

Abbiamo iniziato quest’anno a lavorare con qualche allevatore e piccole manifatture per provare a sviluppare insieme una linea di filati con fibre italiane e in cui alcuni passaggi di lavorazione come la tintura e la ritorcitura siano fatti a mano, mentre altri a macchina. È un lavoro di ricerca davvero affascinante, che ci permette di conoscere a fondo il comportamento delle diverse fibre tessili, e soprattutto persone davvero appassionate e interessanti. Non sappiamo ancora dove ci porterà, ma non desistiamo!
Di sicuro vogliamo portare avanti anche la collaborazione avviata con DHG, (www.dhgshop.it) che ci ha dato una grossa opportunità di poter osare e realizzare una collezione di filati artistici da un lato, e di realizzare video tutorial stupendi che sono sempre stati un nostro sogno nel cassetto; ci sono ancora altre attività formative e non, che abbiamo pianificato insieme e non vediamo l’ora di realizzarle.

Questi sono i progetti un po’ più creativi, ma continueremo a portare avanti la scuola di filatura e gli altri corsi nella nostra sede ovviamente.

E noi continueremo a seguirvi nelle vostre iniziative sempre all’avanguardia, intanto per ora esco dal negozio con il mio prezioso bottino

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Ancora non so di preciso cosa realizzerò con questi splendidi filati, ma sicuramente sarà qualcosa di molto colorato.
Ciao, alla prossima.

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