QUESTIONE DI FILI: KNITTFULLNESS e IPNOMAGLIA, a me gli occhi (e i ferri)

questione di fili

Questo articolo prende spunto da una chiacchierata col Dott.Antonio Maulà ( Psicologo e Psicoterapeuta ) sul divano di casa mia, peraltro con incursioni di cane e gatto.
Non è strano che io mi contorni di questo tipo di compagnia, visto che è il mio fidanzato, ma questa volta ognuno è stato seduto dalla propria parte del divano fingendosi un estraneo, così da poter essere minimamente credibili.
Anche gatto e cane hanno fatto il proprio lavoro, simulando pazienti in attesa con relativo pisolino.

L’argomento di discussione, cioè i benefici della maglia sulla salute, è argomento già trito e ritrito, ma sfruttare uno psicologo ( peraltro gratuitamente ) è una tentazione troppo forte.
Quindi vi beccate anche voi questa papagna, di solito destinata solo a me, in modo che possiate fingere apprezzamento per tanto studio ed esperienza sul campo, ok?
(per favore siate convincenti perché quello vi legge la mente e anche da come tenete l’uncinetto capisce tutto …)

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Bene , si comincia :
Dott. Maulà, ci può spiegare il significato di benessere e come la maglia può influenzarlo?

Il moderno concetto di benessere include tre variabili che lavorano in sinergia. Parliamo di un aspetto biologico o fisico, di un aspetto psicologico e di un aspetto ambientale o sociale. Oggi si pensa che l'interazione positiva di queste tre variabili sia ciò che determina la qualità e il livello di benessere di ciascun soggetto.
Ad ogni modo sono sicuro che chiunque di voi, lavorando a uncinetto o a maglia, abbia sperimentato intuitivamente un naturale senso di benessere, collegato al rilassamento e anche al distanziamento dalle idee disturbanti della quotidianità, non è così?
Credo pertanto, già a partire da questa sintetica premessa, che sia evidente che questo tipo di attività è in grado di sortire effetti positivi a livello psicologico e non solo …

Come funziona questo concetto rispetto alla maglia?

In termini generali, una attività ripetitiva, nella quale l’attenzione viene necessariamente focalizzata esclusivamente sul compito, cosa che immagino accada nel caso delle lavorazioni più impegnative, innesca quella che in termini psicologici viene chiamata “esperienza di flusso”.
In questo stato mentale, che potremmo definire semi-ipnotico, la percezione dei parametri di tempo e spazio, sempre iperattivata dalla nostra quotidianità, assume una dimensione più lenta e piacevole, sortendo anche dal punto di vista fisico i benefici connessi all’abbassamento del livello di vigilanza.
Sono consapevole del fatto che si tratta in un concetto che spiegato in questi termini potrebbe apparire oscuro, ma in realtà, tutti , indistintamente , abbiamo sperimentato quella che ho chiamato “esperienza di flusso” in varie situazioni della quotidianità, ad esempio leggendo un libro o ascoltando un brano musicale particolarmente coinvolgente.
Sono situazioni in cui è frequente accorgersi, soprattutto al termine dell’esperienza, di avere perso completamente il contatto con l’ambiente esterno e di poter tuttavia riprendere, da lì in poi, le proprie attività con un rinnovato senso di energia e benessere.

Praticamente una vera e propria terapia … Esattamente… Non a caso, le più moderne tecniche psicologiche di rilassamento, che vanno sotto il nome di Mindfullness, mirano attraverso specifiche tecniche a migliorare il benessere psicologico utilizzando le medesime dinamiche soprascritte, ossia spostando l’attenzione della persona dai pensieri e dalle emozioni disturbanti a spazi di benessere nei quali tutto ciò che è di natura disturbante non risulta tale, pur continuando ovviamente ad esistere.
In questo senso, pertanto, non reputo azzardato dire che tutte le situazioni in grado di stimolare un’esperienza di flusso operano allo stesso modo di una tecnica di Mindfullness, in questi casi prodotta in maniera del tutto naturale tra le quattro mura domestiche ( e con enorme risparmio economico ndr).
Non sempre tuttavia il lavoro a maglia richiede una focalizzazione dell’attenzione così intensa , ma questo non significa che anche in tali situazioni non si possano apprezzare altri aspetti legati al benessere.

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Quali altri aspetti vengono coinvolti?

Come abbiamo detto in precedenza, una delle dimensioni globali del benessere si manifesta attraverso la qualità della socializzazione. Un lavoro a maglia fatto all’interno di un gruppo può sicuramente creare un’atmosfera propizia alla creazione e al mantenimento di relazioni positive e di nuove amicizie, così come, credo sia interessante notare che sono proprio questi aspetti legati alla socializzazione e alle relazioni umane a consentirci di apprendere e trasmettere agli altri la passione per questa bellissima attività.
Oltre tutto, e credo che questo sia l’aspetto più importante, stiamo parlando di un’attività in cui è possibile dare sfogo alla propria creatività, una facoltà presente in tutte le età della vita ed in grado di alimentare il benessere attraverso l’espressione di parti di se stessi che non potrebbero esprimersi in altre modalità e che, oltretutto, permane inalterata in età anziana anche quando le funzioni cognitive naturalmente decadono.

 

 

Sperando che l'argomento abbia contribuito al vostro benessere e non a farvi due gomitoli tanto, vi anticipo che nel prossimo articolo approfondiremo per ogni fase della vita gli aspetti del lavoro a maglia in grado di contribuire al benessere della persona, con veri e propri esempi di lavori applicabili alle diverse fasce di età.
A presto …

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