Ufficio lavori di Mordor: Il richiamo del filo

ufficio lavori di mordor

Da quando mi hanno smaterializzato l’Oscuro Signore posso confessare, senza troppe remore, di avere un po’ di tempo libero in più. Il mese scorso, per esempio, sono riuscita persino ad incontrale l’amica Valeria in un’amena località turistica del piemontese.

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Il genere che piace tanto a voi: un pugno di casette sul lago, con colonne di scolaresche in gita in giro per l’abitato, niente orchetti e, gabbiani e piccioni, al posto dei corvi Crebain.

In questo luogo quieto, abbiamo notato, c’è una grande diffusione di case e percorsi per ritiri spirituali e, a dimostrazione del fatto che più o meno entrambe pensiamo sempre alla stessa cosa, abbiamo convenuto che anche il lavoro a maglia o uncinetto è un metodo per rilassarsi e meditare, né più né meno della preghiera, qualunque fede si abbia, o non si abbia.

Sferruzzare o uncinettare porta pace, ma, secondo me, anche assuefazione. E così, quando vorremmo farlo e qualcosa o qualcuno ci si mette di mezzo, la tragedia è imminente! No, perché tu adesso non dirmi che riesci benissimo a resistere al richiamo del filo, perché non ci credo. L’amante –scellerato - del filato è capace di superare qualsiasi ostacolo pur di arrivare alla sua droga.

Così in maniera ciclica sui vari gruppi di maglia che frequento si pone il problema di portare i ferri in aereo, il perché salta agli occhi di tutti: mi ricordo ancora quando un conoscente carabiniere voleva dare qualche suggerimento per autodifesa in un circolo di mamme; quando arrivò a me, impegnata in un maglioncino per orchetto con un circolare n°3, mi disse che mi bastava quella specie di garrota con spiedini che avevo tra le mani. Non sapendo che io, in ogni caso, posso sempre contare sugli uruk.

Capite del perché la sicurezza teme l’attrezzatura del knitter? Anche se, dai, torniamo realistici, non risulta che mai alcun dirottamento sia stato effettuato puntando il 2,5 mm alla giugulare del pilota e trattenendo la hostess con il cavo dei circolari. Il knitter o il crocheter si mette lì, nel suo angolino, col suo lavoretto, ignaro di quello che lo circonda. A dirla tutta potrebbe persino perderselo, il dirottamento, con il risultato di non sapere di preciso del perché si sia ritrovato a Jacutsk invece che a Zanzibar, piuttosto che a galleggiare nel pacifico con una ridicola giacca salvagente addosso invece della maglia in seta merinos che stava giusto per finire, piuttosto che a chiedersi perché accidenti un pilota di F22 Raptor gli stia facendo degli strani segni attraverso il finestrino.

Mal ne potrebbe incogliere, poi, a chiunque o a qualunque cosa si metta di mezzo tra il maniaco del filo e il suo lavoro. A me è rimasto l’occhio, su a Barad Dur: riesco a scovare gli straccia capi a distanza

e posso utilizzare diverse opzioni. Chiudo il Morannon, mando nazgul, orchetti, uruk, e, alla mala parata, chiedo asilo a Galadriel e facciamo un knit caffè sul Cerin Amroth. Anche se Shelob fa sempre un sacco di storie per muoversi dalla sua tana, con tanto brava che è coi golfini a otto maniche! Si vergogna, perché adesso le tocca portare la benda, tipo i pirati, sugli occhi che sono partiti l’ultima volta che si è azzuffata con Sam.

È così: davanti a una minaccia o si fugge o si combatte. Non a caso l’amica Emanuela ( Sul filo dell’arte ) mi ha confezionato un paio di splendide ali all’uncinetto normale e tunisino e maglia, così me la posso filare senza dover richiamare una delle cavalcature dei nazgul, che poi mi tengono il broncio e già non sono belli di loro.

Foto 2 Loscura signora in volo

E tu? Cosa si para vigliaccamente tra te e la pace col filato? Come lo neutralizzi?

Sappi che anche io, l’Oscura Signora, in ogni caso, non posso dedicarmi alla mia passione quanto vorrei, facciamocene insieme una ragione. L’Oscuro non è più, ma mi ha lasciato tutto il cucuzzaro da portare avanti, se non sto attenta gli uruk menano gli orchetti, i nazgul non hanno niente voglia di fare il corso da piloti di droni a cui li ho iscritti, il balrog ha l’acidità di stomaco e mi costa una fortuna in bicarbonato e Saruman continua a piagnucolare che gli han portato via Orthanc. Insomma, un nervoso che nemmeno un camion di cachemire potrebbe far scomparire del tutto. E adesso volo, che han di nuovo intasato il monte Fato, quei deficienti dei Troll di caverna! Gliel’avrò detto un migliaio di volte di non giocarci a pallacanestro, ma sò dde coccio!

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