Salice di Betulla: recensione filato

Salice 8042 robbia 1Nome del filato

SALICE

Composizione

100% lana

Costruzione

Tecnicamente, è un filato ottenuto da fibra pettinata, ritorto a S e formato da 5 capi. Ogni capo è a sua volta costituito da 2 capi ritorti insieme a S, i cui singoli trefoli sono ritorti a Z. Per gli “yarn geek”, i secchioni del filato come me, si tratta di un filato diffuso …in Italia! Infatti è una prassi molto comune delle più prestigiose filature italiane quella di utilizzare i fili più sottili prodotti per l’industria per la costruzione di articoli per aguglieria. Contrariamente a quanto si può pensare, non è affatto una scorciatoia, anzi il contrario. È vero che si parte da un prodotto finito e già pronto per la commercializzazione, ma trovare la giusta misura di ritorcitura dei singoli capi non è cosa semplice perché il filato possa avere, come in questo caso, un buon compromesso fra morbidezza, elasticità e resistenza. È un sistema che permette a noi sferruzzatori e uncinettatori di avere un prodotto utilizzabile per il fatto a mano ma con l’alta qualità che spesso (ahimè) viene offerta solo all’industria.

Formato

in gomitoli da 50 gr/150 m

salice betulla 5capi e1449180097707Peso

Sport – cioè che sviluppa circa 25 maglie in 10 cm

salice cartella coloriCartella colori

Attualmente la cartella comprende 6 colori, tutti neutri e fatta (forse) eccezione per il lilla, tutti unisex. Nonostante si possano definire colori classici, si discostano molto da quelli di una cartella basica. Gran parte del merito va di sicuro al nostro Crypto Knitter, genyo dei colori, che ha fatto un’accurata selezione anche sulla base delle attuali tendenze. L’altra fetta va invece (attenzione!) al metodo di tintura utilizzato, “in fibra” e non “in filo”. Il procedimento avviene prima della filatura e questo permette no solo di avere un aspetto del colore meno omogeneo e piatto ma anche di preservare le caratteristiche della fibra nel prodotto finale. E non solo. Vedrete poi che così facendo si evita il famigerato (e temibilissimo!) effetto “stingimento” durante il lavaggio, molto comune e frequente nei filati tinti “in filo”, prodotti con fibra greggia e poi immersi nel bagno colorante.

Betulla marchiAzienda produttrice

Della Tintoria di Quaregna vi ho parlato un po’ in questo articolo. È un’azienda con una lunga storia e con una notevole esperienza alle spalle. Ma la ragione che ce la fa tanto amare è la sfida in cui Anna Mello Rella, titolare e tecnico responsabile, si è lanciata per la produzione di Betulla; usare i procedimenti industriali per tingere con ingredienti assolutamente naturali, con un occhio attentissimo e scrupoloso sull’impatto ambientale, secondo un protocollo rigido tanto da ottenere ben due marchi: il Traceability & Fashion (per la tracciabilità dei processi e del prodotto) e il Woolmark – Natural coloration technology che, scusate se è poco, è stato concesso in esclusiva mondiale alla Tintoria di Quaregna e che “…esclude l’uso di qualunque prodotto chimico, affidato in esclusiva alla Tintoria di Quaregna a partire dal 2010“. Perciò l’equazione è semplice: azienda italiana, cervelli italiani, nuove tecnologie, rispetto per l’ambiente = ci piace!

fascetta saliceFascetta

Chevvelodicoaffa’? È completissima perché Tintoria di Quaregna ci ha chiesto la nostra opinione e abbiamo curato personalmente tutte le informazioni presenti. Di più, crediamo non sarebbe stato possibile. E quindi vi potete fidare di ciò che c’è scritto su!

La grafica di fondo, il prato fiorito usato da Betulla per tutti i suoi packaging, poteva rendere un po’ difficile la lettura di alcuni dati, ma abbiamo ovviato chiedendole di schiarirlo sensibilmente e crediamo che sia accettabile. (e se lo dico io che so’ cecato…)

Campione

Ho lavorato questo filato ancora in tempi “non sospetti”, prima del lancio commerciale, in uno splendente color salmone scozzese che però non fa parte della cartella colori di Salice. Se vi piace la tonalità, provate il col. 8042, più tenue ma sempre tinto con la Robbia. Usando i ferri 4mm ho ottenuto 24 m in 10 cm, 1 m in meno rispetto a quanto indicato dalla fascetta. La maglia è compatta ma non così tanto da non poter diminuire la misura dei ferri, avere quindi 25 m in 10 cm, e non renderla un tagliere!

Lavorazione

Questo filato scorre davvero bene, benissimo. L’ho lavorato con i miei Takumi Clover in bamboo e con questi scivolava perfettamente, tanto che forse avrei avuto problemi a gestirlo usando quelli nichelati. A dispetto dell’apparente poca torsione dei capi di cui è formato, non si divide affatto. Qualche difficoltà potreste trovarla se doveste riprendere le maglie senza dividere il filo quando inserite la punta del ferro (chiedetemi perché lo so…). Ha una discreta elasticità che si nota subito dopo aver lavorato le coste, la treccia ha un buon rilievo. La definizione dei punti è eccellente e lo potete notare già prima del bloccaggio sia nella sezione legaccio che in quella in pizzo. Ma è stato sopratutto nello stranded che mi ha stupito perché, per chi come lavora come me con un colore nella destra e uno nella sinistra, è stato facile tensionarlo ugualmente su entrambe le mani. Il risultato potete apprezzarlo dalla foto. La maglia ottenuta ha una leggera lucentezza tipica dei filati pettinati di buona qualità.

salice campione prelavaggioLavaggio

Poiché (per fortuna) non si tratta di un superwash, la fascetta dice chiaramente di non lavarlo in lavatrice. È un’ottima lana merino, tinta con colori vegetali…dunque trattatela con delicatezza. L’ho lavata a mano come al solito: acqua, pochissimo detergente neutro. (piccola recensione nella recensione: Io stavolta ho provato il campione di Eucalan che ho comprato ad Abilmente Vicenza lo scorso ottobre. È un prodotto fantastico e la lana ci fa all’ammmmmore! Se non l’avete mai provato, provatelo. Lo adorerete anche voi. Parola di Magliuomo). Quando ho immerso il campione mi sono detto “ecco. Ora vedrò il colore che se ne va. Ciao colore…”. È piuttosto frequente che i filati tinti con coloranti naturali stingano, sopratutto quando non si usa del semplice sapone di marsiglia liquido. E invece, ciccia! Stavolta sono rimasto sorpreso nel vedere che l’acqua si è solo debolmente colorata di arancio, né più né meno di come avrebbe fatto un filato tinto con colori di sintesi (anzi…molto più spesso ho visto fare certe cose da quest’ultimi, che non potete sapere quali tragedie si sono consumate nel mio lavandino…) Questo filato ha una straordinaria tenuta del colore. Ovviamente, ciò non vi esime dal fare gli opportuni test di lavaggio se eseguite un lavoro a più colori fortemente contrastanti, ma potete stare ben sicuri che non ne rilascerà altro sui vestiti o sulla pelle (eh sì. Perché il fatto che siano colori naturali non vi autorizza a farvici una maschera di bellezza).

Bloccaggio

Si blocca che è una bellezza. Non ho dovuto ricorre ad alcun spillo né altre diavolerie del genere. Dopo averlo sprimacciato bene in una spugna, l’ho disteso, stiracchiato un po’, aggiustato qua e là e bon! Se n’è rimasto lì inchiodato come l’ho messo e non è rientrato manco di mezzo centimetro. Persino la parte in pizzo non è cambiata per nulla. Questo mi dice che è una lana “plastica” e non nervosa, che non tende ad arrotolarsi.

salice campione postlavaggioDopo il bloccaggio

Come tutti i buoni filati pettinati che si fregiano di questo nome, non ha perso la sua nitidezza, né tantomeno la sua morbidezza che è invece aumentata. Le coste hanno perso un bel po’ dell’elasticità originale, però sia queste che la treccia hanno conservato un buon rilievo. Lo stranded è migliorato rispetto al già ottimo risultato pre lavaggio. Resta il dubbio che tenga allo steeking (taglio a vivo della maglia) perché non ho fatto alcuna prova del genere, ma è una pura lana non trattata e dal grado d’infeltrimento che noto sui nodi a margine del lavoro…direi che si può osare senza troppi timori (tentar non nuoce. Mai. Al limite si fa esperienza ma non nuoce)????Per il legaccio ho solo una parola: formidabile. Se vi serve un filato per dei punti dritto/rovescio che abbiano rilievo, eccovelo. Anche il pizzo è venuto benissimo. Ovviamente, non nasce con lo scopo di farci delle stole impalpabili e superleggere, ma i fori restano ben aperti considerando pure che io non l’ho bloccato con forza.

Resistenza del colore

Nel caso di questo filato, sopratutto i test dedicati alla tenuta ai lavaggi e alla luce hanno molto più valore del solito perché il timore maggiore di chi acquista filati tinti con i colori naturali è “ma scolorirà col passare del tempo?”. Ecco, fatevi da soli un’idea con quanto segue.

I dati dei test di resistenza sono quelli eseguiti dall’azienda produttrice e che comunemente vengono forniti su richiesta. Hanno un rating da 1 a 5. Più alto è il valore, migliore la resa.

Resistenza alla luce: 3

Resistenza ai lavaggi: 3

Resistenza allo sfregamento: 3-4

Conclusioni e opinioni personali

Siccome le coste non sono particolarmente elastiche, lo escluderei per realizzare un capo che richieda che queste aderiscano. Ma il filato ha notevoli proprietà elastiche. Ho provato a tirarlo in lungo e in largo e non si è sformato, quindi se vi occorre un capo fitted, aderente, che continui ad avvolgere e non si deformi, questo va benissimo. Per le trecce e per i lavori in rilevi andrà altrettanto bene. Non avrete i risultati di un cablè (più rotondo) ma il disegno sarà comunque ben evidente. Dello stranded ho già detto poco sopra: lo consiglio vivamente come alternativa alle lane Shetland per disegni più nitidi e netti. Siccome ha una buon drappeggio lo troverei indicato per tutti i modelli di linea morbida che debbano cadere (ma senza dover subire l’effetto attaccapanni) oppure per quelli che, all’opposto, debbano stare ben aderenti. E siccome, sia per la sua finezza che per il tipo di fibra, non è una lana supercalda, sarà particolarmente gradito ai molto calorosi e quindi alla maggior parte degli uomini (non guardate me. Io rassego già a settembre!). Perfetto per sciarpe, scialli, e tutti quegli accessori che si portano molto e si lavano spesso ma, sopratutto…hanno bordi vivi tendono ad arrotolarsi. Questo non vi tradirà alla prima traspirazione arricciandosi e perdendo la forma. Indicatissimo per i neonati, bambini e per tutti coloro che hanno la cute sensibile: è un pettinato e quindi non ha peletti superficiali che potrebbero irritare ed avete la garanzia del Woolmark per la totale assenza di trattamenti chimici.

Prezzo e rete distributiva

Il filato è in vendita in kit pre confezionati sul sito di QVC, l’emittente televisiva che trasmetterà il promo commerciale oggi, venerdì 4 dicembre, alle 12.30 e alle 15.20 circa, e ci resterà anche dopo la messa in onda.

Diversi i formati disponibili per il Salice (prezzi attualmente in offerta):

300 gr. – 6 gomitoli a 29,90 €

500 gr. – 10 gomitoli a 49,50 €

750 gr – 15 gomitoli a 72,50 €

Rammento che ogni kit (anche quelli di Verbena, lo stoppino) contengono il booklet realizzato da Betulla con i modelli dei “Maglifici 7”, 7 designer di maglia e d’uncinetto riuniti sotto l’ala dei Magliuomini per quest’occasione. 

Se invece volete acquistarlo a prezzo di listino in gomitoli individuali, lo trovate sul sito di Personalboutique a 8,75 € ciascuno.

Recapiti per informazioni

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel: 015.94941

Magliuomini - sede legale: Via Giulio Braga, 15 - 59021 - Vaiano - Prato - cod.fisc. : 92099420488