Nel mio ultimo articolo per la rubrica Fili di Stelle ti avevo raccontato di Rocky Balboa e del cappello rosso della sua amata Adriana… Oggi invece ti parlo di Rocky Bulboa.
Non sai chi è? Te lo racconto subito!
Nel dicembre 2000 esce in Italia Galline in fuga - Chicken Run, un film d’animazione in stop motion di Peter Lord e Nick Park (il papà di Wallace e Gromit).
Anche dello stop motion ti avevo già raccontato qualcosa, nell’articolo su Coraline.
E’ una tecnica di animazione davvero interessante e personalmente non riesco a rimanere indifferente quando vedo un trailer o un cortometraggio realizzato così, cerco di saperne di più. A proposito di questo film ho trovato un video sul making of davvero carino, lo trovi QUI, ma guardalo alla fine.
Quando uscì Chicken run corsi quindi a vederlo al cinema e mi divertii moltissimo, il film è davvero spassoso ed è ricco di riferimenti ad altre pellicole celebri. Battute veloci, trama semplice ma accattivante, pochi personaggi ma ciascuno con grande personalità.
La vicenda si svolge in un pollaio Inglese i cui proprietari, i signori Tweedy, cercando di incrementare i propri profitti decidono di acquistare una macchina che produce pasticcio di pollo.
Ma le galline del pollaio dei Tweedy non sono gallinelle e basta.
L’intraprendente Gaia (doppiata da Nancy Brilli), con uno stilosissimo berretto verde a maglia legaccio, sogna infatti di razzolare libera fuori dal recinto, senza orari e senza dipendere dal mangime dei padroni del pollaio, senza temere i cani da guardia. Gaia sogna una vita vera!
Non tutte le galline riescono a comprendere a pieno la sua visione, ma la assecondano e la seguono nei suoi folli piani di fuga, soprattutto Baba, la sua amica del cuore nonché sferruzzatrice compulsiva!
Baba ha sempre con sé la sua borsetta del lavoro ed i ferri in mano, sì Baba è una di noi.
Sferruzza cappelli, sciarpe… Nei momenti più tristi la si vede sferruzzare un cappio da impiccagione.
Eh sì! Perché Rocky Bulboa (doppiato da Christian De Sica), arrivato per puro caso nel pollaio dopo essere stato sparato da un cannone da circo, lascia credere a Gaia ed alle sue amiche di essere davvero in grado di volare e di poterlo insegnare a loro.
Naturalmente la verità vien fuori ma i protagonisti troveranno il modo di reagire al colpo e riorganizzarsi, riuscendo poi a fuggire dal pollaio in maniera rocambolesca.
Il ritmo del film è sostenuto ed è impossibile annoiarsi, ma mi è piaciuto tantissimo anche perché parla di un sogno non banale seppur diffuso. Il sogno di essere liberi, di provare ad andare fuori dal recinto, di provarci sempre e comunque ad avere una vita migliore.
Oltre ai tre già citati, altri simpaticissimi personaggi animano il pollaio e tra questi non posso non nominare la gallina Von con il suo marcato accento tedesco, che mi ha fatto ridere a crepapelle con la sua battuta: “la zpinda la zpinda!”.
La libertà è una vera e propria conquista e una volta acquisita non vi si rinuncia facilmente.
Che sia la libertà di esprimersi, di mostrarsi per come si è davvero, la libertà di svincolarsi dalle abitudini e giri mentali che non portano mai da nessuna parte… Gaia e le sue amiche ci dimostrano che non serve saper fare grandi voli, per iniziare è sufficiente anche un saltello per arrivare giusto lì, al di là della rete in cui siamo ingabbiati.
