Abilmente: tre demo colorate

jacquard attack

La fiera Abilmente, sia a Roma che a Vicenza, significa demo Magliuomini, tutte ghiotte occasioni per imparare nuove tecniche e trucchetti che rendono la knit (o crochet) vita più facile e piacevole. Questa volta i Maestri e le Maestre se ne sono virtualmente andati a spasso per il mondo per recuperare meraviglie tradizionali e proporcele. Non avendo molto spazio ho dovuto, giocoforza, scegliere solo tre demo di cui parlare in questo post: il filo conduttore che unisce i tre Maestri di cui parlerò è il colore.

Foto 1 Abilmente tutti insieme

A chi sono andata a tirare la manica questa volta? Luisa Baccellieri, Fabio Quarantotto e Carla Positano hanno gentilmente riposto ad alcune domande per presentare le loro proposte per Abilmente, e mentre loro rispondono io scrivo tre meme veloci sui personaggi. In ordine alfabetico …

Luisa Baccellieri
Ecco l’indispensabile Consiglierah dei Magliuomini! Pilastro organizzativo dell’Associazione, aiuta concretamente nelle gestione di eventi virtuali e non. Solo? No! Lo sanno amiche e amici emiliani aderenti al suo gruppo Stich ‘n’ Bitch, che riunisce knitters e crocheter di Reggio Emilia e provincia. La sua pagina Ravelry Design è ricca dei progetti più disparati, per uncinetto ma anche per ferri, innovativi e molto graziosi. A me piace tanto il cappello Sabrina, ma con l’uncinetto ho l’abilità di una rapa, breve storia triste.

Foto 2 Cappello Sabrina Luisa

Fabio Quarantotto
Fabio è un Magliuomo da sempre, è nel Consiglio Direttivo ed ha annodato con le sue mani abili chilometri e chilometri di filo, sia nel suo negozio di Leinì (TO), Filofilà, che in giro per l’Italia, dove porta i suoi coloratissimi progetti in numerosi corsi. Ama molto il punto “brioche”, come si può facilmente dedurre dalla sua pagina Ravelry Design, insomma un vero e proprio vulcano creativo.

Foto 3 Fabio Collo Croissant

Carla Positano
Traforati, colorati, operati … lo shop di Carla su Ravelry è una festa per gli occhi del knitter, dagli scialli impalpabili a quelli colorati, dal cappello crochet alla bella maglia con soluzione insolita, la sua tavolozza (prendo in prestito dalla pittura) è varia e viva, guardare per credere! Carla ama molto i ferri circolari, come racconta alche sul suo sito Carla Positano, e ne sa una più del diavolo su come usarli; anche lei viaggia parecchio, oltre alle demo Abilmente numerosi i corsi organizzati su e giù per lo stivale. Ps. A qualcuno piace Crocus. Tipo a me.

Foto 4 Crocus di Carla Positano

Ma passiamo alle piccole interviste, ho fatto a tutti e tre le stesse domande ed ecco le risposte!

Luisa Baccellieri

Foto 5 scaldacollo Luisa

Ciao! Che tipo di designer sei, qual è il genere preferito dei tuoi progetti?

Ciao Lia e ciao a tutti! Io mi ritengo una designer eclettica, mi piace provare tecniche e lavorazioni diverse, a volte unisco diversi tipi di arti tessili e mi piace sperimentare cose nuove. Insomma, vorrei fare tutto quello che è creativo ma spesso mi devo ridimensionare perché il tempo a mia disposizione è limitato. Mi dedico per lo più alla maglia, all’uncinetto, alla forcella e al macramè.

Come sei stata coinvolta nel gruppo Magliuomini?

La mia avventura con i Magliuomini è iniziata nel 2012, appena ho saputo che era nato un gruppo di uomini che lavoravano a maglia mi è piaciuta molto questa idea e ho chiesto di entrare nel gruppo di Facebook. Durante un’edizione di Abilmente ho conosciuto i ragazzi di persona e mi sono subito innamorata di loro, della loro simpatia e disponibilità. Da allora ho sempre partecipato a tutti i raduni e alle fiere a cui prendevano parte. Quando un paio di anni fa hanno lanciato una richiesta d’aiuto per gestire il gruppo e svolgere altre attività di supporto non ci ho pensato due volte e ho risposto all’appello. Sono stata promossa moderatrice e in seguito, con mio grande stupore, mi è stato chiesto di entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione. Ero felicissima ovviamente, da allora ho imparato moltissime cose, sia a livello organizzativo che creativo, e ho partecipato a tutte le manifestazioni come insegnante.

Qual è la tecnica che dimostri in questi giorni ad Abilmente?

Ad Abilmente propongo la tecnica del woven crochet, in particolare insegno a creare un tessuto simile al tartan scozzese, il nome della mia dimostrazione è “Ma la mutanda c’è o no?” e richiama la classica curiosità di sapere se gli scozzesi sotto il kilt indossino o meno la biancheria intima. Quest’anno ci siamo sbizzarriti con i nomi!

Foto 6 scaldacollo burb Luisa

Cosa ti piace di questa tecnica, cosa si può imparare, applicandola, di utile e/o divertente?

Con questa tecnica, che prevede una sorta di tessitura, si possono ricreare i moltissimi sett (disegni) scozzesi che in questi ultimi decenni sono stati sempre proposti da tutti i grandi stilisti di moda nelle loro creazioni. Questa tecnica non è molto diffusa in Italia, è proprio per questo che voglio farla conoscere agli amici che verranno a fare la dimostrazione. Il woven crochet dà la possibilità di creare il proprio disegno alternando righe orizzontali e verticali, ho fatto diversi tentativi per semplificare la lavorazione e li illustrerò in fiera. Io mi sono divertita tantissimo a usare un programma, da te suggerito in un articolo, che consente di preparare il sett che si vuole realizzare con i colori preferiti. E’ sempre divertente e utile imparare cose nuove e applicarle secondo i propri gusti. Io ho scelto i colori e ho realizzato uno scaldacollo con questa tecnica, ma si possono fare tantissime cose come maglie, borse, coperte, applicazioni e tanto altro.
Vi aspetto venerdì 28 settembre a Roma e venerdì 19 ottobre a Vicenza!

Fabio Quarantotto

Ciao! Che tipo di designer sei, qual è il genere preferito dei tuoi progetti?

Ciao! :-) In questo momento più che un vero e proprio Designer (inteso come colui che crea dei progetti propri ), io mi vedo come un bravo “tecnico” del lavoro a maglia. Per tantissimi anni ho studiato e sperimentato molte tecniche di lavoro (in modo più specifico di maglia, ma anche di uncinetto e altre arti tessili), diventando così, a detta di molti, un librone enorme di conoscenze. In questo ultimo periodo ho cominciato a fare dei progetti di mia creazione (e non solo riprodurre capi di altri designer) e sto studiando e frequentando corsi di Fashion Design nel campo della maglieria. Insomma non voglio mai fermarmi ma cerco sempre di evolvere!
Non ho dei capi che preferisco, ma negli ultimi anni mi sono diretto maggiormente nella lavorazione di capispalla di semplice costruzione e di accessori. Con il tempo voglio specializzarmi anche nel design di capi più impegnativi e articolati e mi piacerebbe creare una mia linea di progetti prettamente maschili o unisex.

Foto 7 Fabio e Alessandro

Come sei stato coinvolto nel gruppo Magliuomini?

Sono entrato a far parte del Gruppo Facebook dei Magliuomini poco dopo la sua fondazione. Galeotto è stato il mio amico knitter Alessandro Estrella che me lo ha fatto conoscere. Da quel momento è stato un colpo di fulmine! Ho subito amato lo spirito del gruppo e gli obiettivi. Poco tempo dopo il Boss e gli altri admin mi hanno proposto di entrare a far parte del gruppo Admin (I Sacri Amministratori – NDR). Con il passare del tempo siamo cresciuti e diventati Associazione … che dire ... siamo grandi!

Qual è la tecnica che dimostri in questi giorni ad Abilmente?

Nelle edizioni di Abilmente Vicenza e Roma io porto una tecnica scandinava molto particolare il cui nome è Tvåändsstickning (Twined Knitting). È questa una tecnica quasi sconosciuta in Italia se non per alcuni punti utilizzati per l’aspetto decorativo (tipo il Latvian Braid).

Foto 8 Fabio Latvian

Cosa ti piace di questa tecnica, cosa si può imparare, applicandola, di utile e/o divertente?

La caratteristica che mi piace in modo particolare è quella di ottenere un tessuto compatto e caldo nonostante si lavori con filati non molto spessi (anzi … piuttosto sottili). La peculiarità è quella per cui si lavora utilizzando (tradizionalmente) due capi di uno stesso gomitolo, e ad ogni punto si avvolgono tra di loro, facendo il cosiddetto “twist” (da qui il mio hashtag #twistconilvikingo). Ecco perché prende il nome di lavoro a fili accoppiati, che per tradizione sono dello stesso colore, ma si possono anche fare lavori a due colori (da non confondere però con la lavorazione stranded, tipo il fair isle, in quanto i fili si maneggiano in modo completamente diverso).

Foto 9 Fabio twistconilvikingo

Carla Positano

Ciao! Che tipo di designer sei, qual è il genere preferito dei tuoi progetti?

Ciao Lia! Sono una knit designer molto recente, ho pubblicato il mio primo modello a febbraio 2015. Ho trasformato una passione in lavoro, possiamo dire che “ho realizzato un sogno”! I miei modelli non hanno un filo conduttore, nascono così, all’improvviso, alcune volte mi capita di sognarli, ma spesso sono frutto di studio. Amo, infatti, studiare continuamente nuove tecniche e costruzioni di maglia, per poi inserirle nella creazione di nuovi modelli.
Creo prevalentemente modelli a maglia, come scialli, ponchi, maglioni e cardigan, ma la mia passione ed esperienza si allarga anche verso altre tecniche come l’uncinetto, il cucito, il ricamo e la decorazione. Alcune volte mi sono divertita ad unire due tecniche in un solo progetto, come maglia e uncinetto, cucito e uncinetto o cucito e ricamo. Lascio spazio alla mia creatività!!

Come sei stata coinvolta nel gruppo Magliuomini?

Ho conosciuto il gruppo dei Magliuomini ad Abilmente Roma nell’autunno 2014. Li seguivo già su Facebook. Mi sono subito innamorata di loro! Adoro collaborare con i Magliuomini, sono fantastici e troppo simpatici! A febbraio 2015 ho fatto da insegnante per una demo ad Abilmente Vicenza, “Cucire il tessuto con il crochet”, una tecnica per unire la lavorazione dell’uncinetto al cucito. Da allora ho continuato a collaborare con l’Associazione dei Magliuomini partecipando ad Abilmente Roma e Vicenza del 2017 e al Magliuomoraduno come insegnante per delle dimostrazioni di varie tecniche.

Foto 10 Carla sprone in costruzione

Qual è la tecnica che dimostri in questi giorni ad Abilmente?

Il nome della mia demo è “non scoZZiatemi”!! Parlo della lavorazione a più colori chiamata Fair Isle. Una tecnica originaria dell’isola di Fair, una piccola isola dell’arcipelago delle Isole Shetland, a nord est della Scozia: ha solo 55 abitanti e una lunga tradizione sul lavoro a maglia. Nell’Ottocento le donne dell’isola cominciarono a creare maglioni di lana per riparare dal freddo i propri mariti, soprattutto marinai che viaggiavano tra l’Europa e l’America. Ogni famiglia aveva un suo particolare disegno, si narra che servisse a riconoscere il proprio caro in caso di naufragio. Per realizzare i piccoli disegni geometrici, in origine, si utilizzavano pochi colori di origine naturale come il marrone, il bianco-crema, il verde e il giallo. La fantasia diventò famosa intorno al 1921 quando re Edoardo VIII del Regno Unito indossò un maglione con quel motivo mentre giocava a golf. Oggi la produzione è affidata maggiormente alle varie maglieriste locali, come Mati Ventrillon. La tecnica è stata spunto per la creazione di modelli con piccoli disegni a più colori anche da famosi stilisti.

Cosa ti piace di questa tecnica, cosa si può imparare, applicandola, di utile e/o divertente?

E’ una tecnica molto decorativa. I piccoli disegni del fair isle si possono inserire su sproni, cappelli, guanti, e addirittura su tutta una maglia, dando un delicato tocco di colore ad un lavoro tinta unita. Vengono usati due o più colori, ma mai più di due colori a giro. Parlo di “giro” perché spesso anche i cardigan venivano lavorati chiusi, come un tubolare, lavorando sempre a diritto nella lavorazione in tondo, e poi aperti sul davanti e sulle maniche tramite lo “steek”, un taglio di forbice che veniva poi rifinito e bloccato con un nastrino o con una cucitura di rinforzo.
Con il fair isle si impara a lavorare contemporaneamente con due fili di colore diverso, un filo nella mano destra con lavorazione “english” e un filo nella mano sinistra con lavorazione “continental”.
Inoltre, si impara come “intrappolare” i fili sul retro senza lasciare salti troppo lunghi tra i vari cambi di colore. E’ una lavorazione che richiede attenzione, ma a mio parere molto divertente!

Foto 11 Carla e sprone fair isle

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