Diciamolo, così come in Matteo 6- 34 “A ciascun giorno basta la sua pena”, potremmo dire che a ogni knitter, ogni santo giorno, basta il suo lavoro di Mordor. E, garantito al limone, ciascun knit-giorno avrà il suo knit-lavoro di Mordor. Incrollabile come i principi della termodinamica.

Approfondiamo la definizione di “Lavoro di Mordor”? Perché di primo acchito saremmo portati a pensare che si limiti semplicemente a includere i progetti venuti male. Che già è una roba seccante, adatta a una autorizzazione di livello 2 del lancio dell’orco. Un lavoro di Mordor, però – e in questo sta la sua subdola pericolosità – può anche essere un progetto finito bene, anche molto bene, durante la cui realizzazione, tuttavia, abbiamo avuto un livello di stress tale da inficiare la soddisfazione per il risultato.

L’esempio pratico più vicino, per me, è la giacca in uscita a settembre. Non so in redazione con quale lirica espressione sarà denominata, ma, per me, ora e per sempre, sarà “il nudibranco”. Come i nudibranchi (molluschi) la maledetta giacca è soffice e colorata a strisce. E già qui ho avuto i primi problemi: posso confidare un segreto? Non impazzisco per gli autoriganti. I nudibranchi inoltre sono visibili, visibilissimi, perché, in sostanza, sono tossici. Possono permettersi di sguazzare in giro leggiadri, agitando veli di tinte improbabili, tanto nessuno sarà talmente idiota da mangiarseli. Così come i nudibranchi la mia giacca è stata tossica e nociva, perché pareva una cosuccia facile facile, che veniva su dritta, senza svasi, a maniche rettangolari ma poi … pianto e stridore di denti. Il filato era un 3,5 etereo-segalitico e saliva con una lentezza esasperante dal ginocchio alla spalla; tutto la complessità che ho abilmente schivato durante la creazione di dietro, davanti e maniche l’ho ritrovata mentre realizzavo l’importantissimo collo. Non senza prima aver cucito, tirando in ballo per nome tutti i Nove Nazgul, i vari pezzi con il filato fragile come tela di ragno, che, essendo peloso, si incastrava ovunque.

 

Ho deciso di istituire un premio, da ora: insignirò ogni 30 giorni un progetto con il titolo “Lavoro di Mordor del mese”. E tu? Hai un progetto che possa vincere, tra tutte le tue realizzazioni, questo prestigioso premio? E dillo, dai, che ti sei talmente inferocit* che sembravi un troll di caverna a cui avevano rifilato un perizoma di lana di roccia! Su, su, non essere timid*, che pure quella gattamorta di Galadriel diventa una furia quando sbaglia un manto elfico! Guardala qui, non male per una Regina degli Elfi Luminosi, nevvero?

 

Ti darò una autorizzazione al lancio dell’orco di livello 1!

Quella di livello 0 no, quella è per l’armageddon oggettivato: il lavoro disseminato di incidenti e difficoltà che viene pure male. Lì, e solo lì, permetterò il lancio di un luogotenente degli Uruk-hai. E sì, li ho soffiati a Saruman, tanto è ancora là ad Insengard a lavorarsi la barba con l’uncinetto: oltre all’erpa-pipa, gli han portato via pure lo stash.


Cordiali saluti,
l’Oscura Signora

P.s. : Sono disponibili i moduli per l’Autorizzazione al Lancio dell’Orco: scaricare e compilare prima di presentarla allo sportello, che se no mi si ingrugnisce il Troll, già non è un bijoux del suo …