Jacquard Attack: Prepariamoci per tempo, con Dario Tubiana

jacquard attack

Lo confesso, è vero, ho un knit-debole per il designer Dario Tubiana. Posso giustificarmi con il fatto che è specializzato in stranded e nello stranded è un’eccellenza: ha il raro dono dell’eleganza e dell’equilibrio nei suoi progetti , sia nella scelta dei colori che dei motivi. Barboso? Mai.

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Leggiti la sua rubrica Maglia Pop e comprenderai anche il suo lato eclettico, curioso, spiritoso. Da dove mai potrebbe aver tirato fuori, altrimenti, la sua idea “jockstrap”? Vai, butta un occhio, dai!
Tornando allo stranded,oggi vorrei attirare l’attenzione sui suoi pattern “Rosso Cardinale”.

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E, tra i suoi pattern “Rosso Cardinale” ne scelgo due, ma tu puoi pescare i tuoi preferiti e parlarmene nei commenti.
Quando ho conosciuto il lavoro di Dario sono rimasta fulminata da Prismatic Dusk , non posso non fartelo esaminare da vicino. Questa maglia è unisex, ma anche non lo fosse una che gira ancora in camicia scozzese da boscaiolo non si porrebbe il problema, pure se gli anni ’90 sono finiti da un bel po’.

Foto 3 Prismatic dusk

Mi piace moltissimo anche Daphnee, lo trovo discreto ed equilibrato.

Foto 4 Daphnee

Lo so, questa è un’uscita “estiva”, e qualcuno si aspetterebbe una raccolta di suggerimenti in cotone, viscosa, seta, lino. Io, invece, propongo dei lavori lanosi e invernali. Lo faccio per te: che ne diresti di cominciare a valutare qualcosa che finirai ai primi freddi e potrai immediatamente indossare? E poi, mica vorrai lasciarmi sola a faticare e sudare la mia estate sotto quintali di lana, vero? Unisciti alla allegra banda dei collaboratori all’editoria, quelli che devono essere pronti col pieno inverno a settembre, e sotto l’ombrellone sono lì con la ghirlanda natalizia, la stola di mohair e lo sprone jacquard con le renne, su! Dov’è finito il tuo senso di solidarietà?
Dopo i pattern ti propongo di conoscere un po’ meglio Dario con una piccola intervista, non potrai fare a meno di apprezzarlo, anche perché lui è alla mano, non ostante il suo notevole bagaglio di esperienza e sapere nei più disparati campi dello scibile umano.

Ho letto del tuo corso di studi e dei tuoi spostamenti su Ravelry: dai l’idea di essere una persona che segue i suoi interessi con tenacia, anche se a prima vista possono sembrare divergenti. Da dove ti viene la forza e la grinta per affrontare queste avventure?

Guarda, in realtà non ne ho idea! La verità è che spesso non mi sento né grintoso né forte nelle avventure che faccio! Al contrario, ho spesso paura e sovente mi sento insicuro. Credo, però, che i due elementi che facciano la differenza e che alla fine mi permettano di mettermi in gioco – anche in campi nuovi per me – siano un pizzico di incoscienza e molta passione. Ogni cosa che ho fatto, dal truccatore alla tesi in antropologia religiosa, dal lavoro a maglia alla magistrale all’università di Gerusalemme, l’ho fatta buttandomi senza tergiversare o valutare i rischi e l’ho fatta per e con passione. Chiaro, il rischio di non farcela c’è sempre ma … allora? Se non ce la si fa, si va avanti lo stesso avendo imparato qualcosa! Ogni esperienza è importante e ognuno di noi ha la propria storia … è così che ce ne si crea una!

Come ti vedi una volta terminato il master (in Creative Knitwear Design, vinto con l’Accademia Costume e Moda di Roma – n.d.a)? Cosa farai oltre a pubblicare i tuoi favolosi pattern Rosso Cardinale?

Come mi vedo terminato il master,eh? Sai, riguardo al futuro ho imparato a essere un po’ più attento e a lesinare con la fantasia … quanto meno per cercare di essere un tantino più focalizzato sul presente! Ad ogni modo, credo di voler sfruttare quest’occasione per lavorare in ufficio stile di un qualche brand e giocare ad un livello più ampio con la maglieria. Per ora c’è un progettino in avvicinamento, ma ancora non posso dire nulla!

Molte persone evitano lo stranded come la peste, a te, invece, cosa piace di questa tecnica? Cosa ti affascina?

Beh, lo stranded per me è il mio “lavorare a maglia”. Per me la creazione di un motivo in stranded è davvero importante per dare un senso al lavoro. Non sono mai stato un appassionato dei punti maglia. Non mi piacciono. Mi interessano le costruzioni e guardo molti tutorial per capirne la costruzione, ma poi è molto difficile che mi metta progettare un capo con dei punti maglia particolari. Il mio piacere nel creare un capo nasce dall’usare colori per disegnare motivi e disegnature sul capo, e il modo che mi viene meglio e più naturale è lo stranded. Come direbbero qui al master, questo tipo di lavorazione è un po’ il mio DNA!

Ho letto sul tuo profilo che non hai un colore preferito, sei molto professionale in questo. Domandina leggera leggera: c’è una combinazione di colori che detesti? Qualcosa che non vorresti vedere nemmeno in un evento casuale, che ne so, ti cade lo stash, tutto rotola là dove la gravità lo porta e tu vedi l’orrore.

È vero, non ho dei colori prediletti, anche se poi, sotto sotto, ne ho parecchi! Se, però, mi chiedi una combinazione di colori che non mi piace ce n’è una che mi viene subito in mente: detesto il blu scuro con il nero! Ahah! Il blu scuro con il nero è una combinazione che trovo molto difficile da gestire. È uno stacco lieve ma che mi salta subito all’occhio e non mi piace! Davvero!

E tu, sì, proprio tu che stai leggendo, ce l’hai una combinazione di colori che non ti piace? Raccontamelo nel commenti!

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