Matemaglia: C’è avvio e avvio

matemaglia

Eccoti qui: giornata uggiosa, Primavera che non arriva, nuovo gomitolo, forse anche un nuovo filato (almeno per te che ti stai accingendo a lavorarlo), nuovo modello da iniziare.
Campione: fatto!
Modello: scelto!
Taglia da seguire: definita!
Si inizia. Leggi la prima riga del pattern: Avvia n maglie con il metodo preferito.

Ah, cominciamo bene. Un paio di anni fa, al knit café che tengo settimanalmente a Pergine una persona mi chiede aiuto, le rispondo di avviare un po’ di maglie. Poi mi sorge un dubbio e le chiedo come avvia le maglie.
Risponde: “ Come al solito.“
Nella mia testa penso che potrei non conoscere l’avvio come al solito. Le chiedo di iniziare e guardo: usa un avvio che non ho mai visto (e finora non ho più rivisto). Sì, perché di avvii ce ne sono proprio tanti e me ne sono resa conto con sorpresa quando qualche anno fa ho acquistato il delizioso libricino di Leslie Ann Bestor – Cast on, Bind Off: 54 Step-by-Step Methods (in seguito bibbietta).

Fig.1 54 methods

Fig 1. Prezioso libro su avvii e chiusure, ben organizzato, schematico, corredato di tutorial chiarissimi.

Si, proprio così, 54 (Sigh!) metodi per avviare e chiudere le maglie, per la precisione 33 metodi per avviare e 21 per chiudere. Fino a pochi anni fa, avviare non destava in me gran riflessioni: avviavo come al mio solito, eventualmente riflettevo su di un avvio tubolare che, come ad ogni knitter che si rispetti, mi è stato debitamente insegnato e che poi ho sperimentato, provato, usato, abbandonato, ripreso ecc. con non so più quante varianti. Ma da qualche anno non è più così.
Come avvio adesso? Ci devo pensare un po’. Ecco i miei avvii più frequenti.

1. Avvio Come al Solito

Fig.2 Long Tail Cast On

Fig.2 Long Tail Cast On: così si presenta quando il primo ferro dopo l’avvio è lavorato a rovescio (foto KnitFreedom)

Per me è quello che in inglese si chiama Long tail cast on, in una delle forme originali tedesche, quella della stessa Zimmermann, ovvero senza fare il primo cappio separatamente. In questa variante il primo movimento genera due maglie che verranno lavorate assieme (cfr. Knitting workshop, fig 3 e 4). E’ un avvio tradizionale nel centro Europa, come dire, un avvio mitteleuropeo Ho faticato a trovare l’esempio che corrispondesse esattamente, ma alla fine ho incontrato questa signora nel cui movimento iniziale mi sono ritrovata.

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Video tratto da www.knittinghelp.com

Oggi pochi iniziano così, del resto non presenta particolari vantaggi rispetto al fare separatamente il primo cappio con il nodo scorsoio semplice, ma ci sono affezionata e quando vedo qualcuno che usa lo stesso movimento mi accendo immediatamente perché so che molto probabilmente abbiamo avuto la stessa formazione al lavoro a maglia: da qualche parte ci deve essere stata una maestra di lingua tedesca e una trasmissione orale, prima dei libri e di youtube, e iniziamo regolarmente a chiacchierare e riconoscerci l’una nell’altra. Nel caso mio ho imparato ad avviare così a circa otto anni di età da mia mamma che a sua volta ha imparato nel lontano 1946, dopo la fine della guerra, da una signora tedesca quando popolazioni polacche e tedesche condividevano gli stessi territori nella zona di Danzica: mia mamma, bambina polacca, era appena arrivata con la sua famiglia su un treno merci da Leopoli mentre le famiglie tedesche erano in attesa di partire verso la loro nuova destinazione. Avvio così perché ci sono affezionata, perché c’è mezza Europa in questa tecnica.

Una variante che in certi periodi ho praticato con regolarità, soprattutto quando tendevo a tirare molto il filato, è quella di avviare allo stesso modo ma su due ferri uniti, paralleli, che vengono usati come fossero un ferro singolo. Una volta avviate le maglie, si sfila un ferro e si comincia a lavorare. Ciò assicura di avere un bordo morbido, che non tira.

Una forma che mi piace pensare come Non –Variante è quella che nella bibbietta chiamano Long-Tail Cast On: Thumb Version. A mio avviso è una Variante-Non-Variante perché le differenze riguardano solo la postura delle mani e i movimenti da eseguire ma il percorso che i capi del filato seguono è assolutamente identico tanto che se alternate su uno stesso avvio gruppi di maglie prodotte in uno e nell’altro modo non noterete nessuna differenza. E’ comoda con i ferri diritti: in questo caso dopo poche maglie avviate nel modo classico passo quasi sempre a quest’ultima versione, la trovo più veloce.
Un’ultima cosa: in molti testi, dopo il Long Tail Cast On, si consiglia di eseguire il primo ferro a rovescio, il bordo derivante sarà più pulito e ciò è dovuto al fatto che l’avvio stesso produce una prima linea di maglie lavorate a diritto.

2. Backward loop cast on

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Video di iknitwithcatfur

Probabilmente il più semplice, produce un bordo poco (niente) sostenuto ma lo uso quando mi serve un avvio molto morbido, che non sarà particolarmente sollecitato, seguito dal legaccio come per esempio nel mio modello Ottobre. E’ utile conoscerlo soprattutto perché spesso si usa come tecnica di aumento con maglie speculari destre e sinistre. Era l’aumento preferito dalla Zimmermann che lei chiamava Make1 (cfr. Knitting workshop, Make1, fig 9) e che anch’io uso molto spesso: è pratico, veloce, e in alcuni casi è quello che mi garantisce i migliori risultati.
E’ anche uno dei movimenti fondamentali del macramè, ed è l’avvio che per primo insegno ai bambini che si divertono a praticarlo per gioco.

Fig.3 Bacward Loop

Fig.3 Backward Loop Cast On scelto per un avvio con filato molto grosso per ottenere un bordo morbido e flessibile (foto Alice Liotto)

3. Tubolare

E qui si apre una diatriba di discussioni infinite tra chi lo ama e chi non lo può vedere. Servirebbe un articolo a parte, ammesso che ne valga la pena perché in fin dei conti è una questione soggettiva. Da parte mia ho imparato non so più quanti tipi di tubolare (alcuni, effettivamente, orrendi) nella mia adolescenza, quando pareva che se non cominciavi con il tubolare non eri socialmente accettata nel club. Per fortuna, non è più così.
Pochi anni fa sono incappata in un pattern di Jared Flood che invitava all’avvio con il tubolare “all’italiana” da lui ben spiegato e presentato come il migliore avvio tubolare, il preferito dal suo team. Se vi capita di leggerlo provatelo, non so se sia il migliore in assoluto ma sicuramente lo è tra quelli che ho utilizzato ed è spiegato benissimo.

Fig.4 Tubolare

Fig.4 Avvio tubolare su Oshima di Jared Flood (foto Alice Liotto)

4. Channel Island Cast on

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Video di di PostStitch

E’ quello che ritengo il perfetto sostituto del tubolare, quello che utilizzo nei modelli di mia progettazione. Lo avevo letto la prima volta nel libricino di cui sopra ma non ne avevo capito bene le potenzialità e devo ringraziare quel tesoro di Fabio Quarantotto per avermele fatte riscoprire: il bordo risultante produce una linea a piccole cappette, è elastico, robusto, completamente reversibile, perfetto per le coste 1/1 e per capi sportivi e maschili.

Praticamente Perfetto!

Fig.5 Channel Island

Fig.5 Il Channel Island Cast On è quello utilizzato nei Gansey, i maglioni tradizionali delle isole del Canale della Manica, lavorati con disegni dovuti all’alternanza di diritti e rovesci nella parte superiore del busto e a maglia rasata in quella inferiore. (Foto Alice Liotto)

Ops…già quattro…

E qui mi fermo anche se in realtà sono sei gli avvii che utilizzo regolarmente: ai precedenti dovrei aggiungerne altri due che meritano un discorso a parte e vedremo la prossima volta.
Siamo ancora molto lontani dai 33 metodi del libricino ma mi accorgo che non posso nemmeno dire che avvio “come al solito”, casomai posso dire che ho dei metodi preferiti e probabilmente imparerò ad utilizzarne anche altri in una scoperta continua di nuove applicazioni.
E voi, ce l’avete un metodo preferito? O vi affidate serenamente ad un unico metodo che applicate sempre? O siete affezionati a ciò che avete imparato a bambini?

Bibliografia

Elizabeth Zimmermann – Knitting Workshop – 1981
Leslie Ann Bestor – Cast on, Bind Off: 54 Step-by-Step Methods - 2012

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