Tendenze di Stagione: In vacanza con pochi golf

tendenze di stagione

Un concetto deve accompagnare la nostra produzione artigianale di maglie: il golf, in tutte le sue tipologie e interpretazioni, è in perenne conflitto con la stagione primaverile, anche se il filo di cotone svolge da sempre un egregio ruolo rinfrescante. Difatti, nel mercato attuale della moda maschile prevalgono tanti altri temi del vestire. La galassia dei capi-spalla tende a espandersi grazie alle numerose categorie dei giubbini, in tutte le declinazioni possibili. Una volta la mamma ci correva dietro con il golfino per non farci prendere freddo nelle situazioni medio-stagionali, mentre oggi l’adolescente, ai primi calori di aprile, infila la t-shirt senza preoccuparsi della braccia bianchissime.

Insomma, l’urbanwear non lascia grande spazio al golf come elemento “forte” dell’outfit maschile, anche perché la maglia – è il caso di dirlo – si adatta con difficoltà e con prestazioni schematiche alla proverbiale mancanza di mezze stagioni.

Sulle passerelle primavera-estate del 2017 le proposte interessanti non mancano, ma l’indirizzo è molto chiaro: il knitwear appartiene oramai alla sfera della piena informalità, alla vacanza piena, oppure a una ventosa serata sulla spiaggia di St. Tropez agli inizi di settembre.

 

La tradizione del bianco e nero. L’optical è stato il tema centrale di un filone delle avanguardie artistiche degli anni ’60. Ebbene… grande sorpresa… nell’ambito della maglieria lo ritroviamo sviluppato proprio dai brand che di innovazione di avanguardia non hanno mai sentito parlare. Dolce & Gabbana, ad esempio, propone un pattern rettangolare stranamente moderno, adatto – questo sì – a un happy hour milanese in un locale di design. Righe verticali sulla polo di Pringle of Scotland, con esito molto raffinati e cool. Un gioco di memoria è invece quello praticato da Ralph Lauren, che disegna un cardigan con i motivi tipici della pittura futurista e di Sonia Delaunay.

Da sinistra: Dolce & Gabbana, Pringle of Scotland, Ralph Lauren.

 bianco nero

Memorie pastorali. Rilassatezza, regresso verso un modo privo di etichetta e di velleità glamour. Il filato finto-grezzo, le tinte soft e la texture non uniforme sono i capisaldi di uno stile fuori dal tempo, al di sopra delle mode, anche quando lo si scorge nei modelli di Hermès e di Dries van Noten. Anzi, sembra che i golf dello stilista belga siano realizzati, in modo artigianale e goffo, con gli avanzi di altre lavorazioni.

Da sinistra: Hermés, Dries Van Noten.

Senza titolo 2

Bravi ragazzi dagli anni ’60. Torniamo alle esigenze dell’uomo urbano. Non dobbiamo dimenticare che il jersey è sempre prodigioso. Consente di dar vita alle polo eleganti, sofisticate, ben differenziate da quelle seriali lava-e-metti. La tessitura sottile e scivolosa rende piacevole perfino colori come il marrone (nelle foto nei modelli di Andrea Pompilio e di Canali). Splendida la proposta in viola di Pringle e quella più under state di Hermès.

Da sinistra in senso orario: Andrea Pompilio, Canali, Hermés, Pringle of Scotland.

 60

Il pazzo patchwork. Per chi vuole avvicinare a uno stile decisamente bizzarro e anticonvenzionale, ci sono sempre i patchwork, più impegnativi da portare che da produrre. Ancora Dries van Noten gioca con la materia: interseca filato, tessuto a ordito grossolano e frange sfilacciate, in un gioco ricco e sensuale ma privo di leziosità. Per Vivienne Westwood patchwork significa anche stratificazione di “pezzi” separati, ognuno con una sua precisa identità.

Da sinistra: Andrea Pompilio, Dries Van Noten, Vivienne Westwood.

patchwork

Mi scivola addosso. Questo è il punto più controverso delle tendenze attuali. Attillato o abbondante? Sulle passerelle sta prevalendo il secondo indirizzo. Anche i golf stanno diventando flaccidi, sovradimensionati, lontani dal corpo. Le spalle cadono di tanti centimetri, dilatando i punti. E quasi sempre l’attaccatura della manica è a T, esattamente come negli anni ’80. I due modelli in bianco, rispettivamente di Salvatore Ferragamo e di Jil Sander, ispirano rilassatezza (in tutti i sensi), fuga da un linguaggio che ama le regolarità e le strutture.

Da sinistra: Jil Sander, Salvatore Ferragamo, Vivienne Westwood, Vivienne Westwood.

scivola

Materia preziosa, quasi barocca. Lavorare i filati con ricchezza e senso della sperimentazione è un atteggiamento da vero designer. Significa penetrare al centro della materia, scoprirne le potenzialità tecniche ed espressive. Thomas Meier, da Bottega Veneta, applica delle sagome in pelle sulla maglia compatta, mentre Hermès lavora il jersey con la tecnica del batik. I prodigi del disegno digitale caratterizzano invece la collezione maglieria di Emporio Armani: il pattern dei golf consiste in una macro-impronta digitale. Più tradizionale è Missoni, che ricama uccelli tropicali su pull monocolore a tessitura rarefatta.

Da sinistra in senso orario: Bottega Veneta, Emporio Armani, Salvatore Ferragamo, Hermés, Missoni.

materia

Banali e intramontabili: le strisce orizzontali. Per chi vuole personalizzare il proprio golf, pur disponendo di mezzi un po’ rudimentali, c’è sempre la sequenza di strisce orizzontali, ritmiche o casuali. Ma questa soluzione non è banale come sembra: può riservare risultati molto diversi e interessanti, come le sfumature di grigio sul modello di Trussardi o lo stacco bicromatico sul golf di Boglioli. Paul Smith interseca le strisce a forte contrasto con le trecce, secondo una rustica tradizione britannica. Ma Christopher Kane, britannico pure lui, abbandona per un attimo i colori acidi a favore dei toni del marrone, secondo uno stile tutto rurale.

Da sinistra: Boglioli, Christopher Kane, Paul Smith, Trussardi.

strisce

Tanto caldo, tanta maglia. La moda contemporanea, specie e livello di marketing, si orienta al no-season. Non ci deve sorprendere allora il fatto di vedere, nelle collezioni primavera-estate, dei modelli pesanti, pelosi, caldi, avvolgenti… che siano in cotone, in seta o in lana poco importa: il messaggio sta nel loro aspetto. da quyi, una serie di accorgimenti per “alleggerire” il capo: da Missoni il golf perde le maniche, Salvatore Ferragamo ricorre a una scollatura a V molto profonda e Vivienne Westwood trasforma il pull in una semplice rete a punti larghissimi…

Da sinistra in senso orario: Boglioli, Luis Vuitton, Missoni, Missoni, Salvatore Ferragamo, Vivienne Westwood, Trussardi.

caldo

 

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