Marzo 14 2015 ore 9:26

Momento fatidico per un knitter scapestrato un po’ fisico e un po’ matematico… si stappano spumanti e si da sfogo all’irrazionalità trascendente.

– …questo è matto! – direte voi e forse tutti i torti non li avrete. Ma noi siamo fatti così.

Andiamo però per ordine, perché questa data?

3,1415926 è colpa sua, ebbene si. L’ormai famoso e sfuggente π (Pi Greco).

Tutto ha inizio da un cerchio, forma geometrica affascinante e carica di molteplici significati. Ma come calcolare la lunghezza del suo perimetro?

A scuola ci hanno insegnato che basta moltiplicare il diametro per un numero che si chiama Pi Greco. Ed ecco che entra in gioco questa costante matematica, che sembra vivere di vita propria, con delle regole tutte sue.

Sì, ancora oggi, questa costante ci sfugge e non ci permettere di conoscerne la sua natura. Non esiste nessun rapporto matematico, nessuna rappresentazione matematica formata da numeri interi che ci permetta di metterlo in una forma più semplice.

Per questo motivo non è possibile disegnare un quadrato che abbia la stessa area di un cerchio usando solo righello e compasso: la nota impossibilità della quadratura del cerchio.

I matematici dicono che questo numero è irrazionale e trascendente, il che è tutto dire!

Questo insidioso piccoletto che deve il suo nome a Pitagora, venne utilizzato con la notazione che conosciamo oggi a partire dal 1706 grazie a un matematico di nome William Jones e portato sotto la luce dei riflettori dal grande Eulero.

Per secoli ci si è cimentati in gare e in tanti hanno trascorso notti insonni alla caccia delle sue infinite cifre decimali, nonostante qualche matematico ancor più folle di colui che vi scrive avesse voluto dare un taglio alla questione. È divertente un aneddoto secondo il quale nel 1897 un rappresentante della Camera dei Deputati dello stato dell’Indiana negli Usa avesse redatto un disegno di legge che prevedeva di fissare per legge il valore del Pi Greco a 3,2!

Per nostra fortuna la questione non venne presa in considerazione, in quanto, anche se ostica per i poco avvezzi alle gioie del far di conto, questa costante matematica ha una immensa rilevanza nella nostra vita quotidiana.

Basti pensare che è fondamentale nello studio della finanza, della medicina, della demografia, per non parlare della statistica!

Come può a questo punto un knitter come me non rendere onore a questo numero così affascinante e originale?

Ho pensato di farmi un cappellino decisamente irrazionale, dai colori così accesi e sfrontati! E’ nato quindi lo skyline di Pi City, una città virtuale dove le altezze degli edifici non sono altro che la sequenza di cifre che formano il Pi Greco:

3 1 4 1 5 9 2 6 5 3 5 8 9 7 … ecc…

Devo dire che però non sono l’unico folle che si è cimentato nel Math Knitting, mi trovo invece in piacevole compagnia. Ci sono infatti diversi lavori nei quali questo personaggio fa da interprete principale.

C’è chi ne ha fatto un paio di calzini coloratissimi dove le cifre di Pi Greco diventano la larghezza delle strisce.

Chi invece a voluto farci notare come sia “illusorio” poterlo conoscere a fondo e ha creato un lavoro affascinante dove il Pi lo può vedere solo chi si mette nelle giuste condizioni per volerlo trovare!

Ma c’è anche chi non fidandosi della propria memoria magari lo vuole indossare tutto, una cifra dopo l’altra per averlo sempre con se!

Una nota doverosa voglio farla su un progetto ormai piuttosto conosciuto nella comunità di chi lavora a maglia. È il Pi Shawl di Elizabeth Zimmerman. In questo progetto in realtà il pi greco non è assolutamente rilevante nella tecnica, ma parte bensì da un’altra relazione tra il raggio e la circonferenza che è puramente geometrica.

Questa però è un’altra storia che sicuramente avremo modo di conoscere in un altro articolo.