Streetwear Green, i nuovi codici di lettura della moda di Andrea Crews

Andrea Crews

Il nostro viaggio continua a Parigi, tra una baguette ed un croissant vi parlo di: Andrea Crews

Andrea Crew devia i codici della moda, grazie al suo approccio innovativo, legato all’upcycling ed allo streetwear.  Dietro a questo brand c’è Marouissia Rebecq, fondatrice e direttore artistico del AC Studio da oltre 10 anni, che con attività interdisciplinari, partnership ed una rete di influenzer, riunisce talenti creativi con competenze multiple.

AC è un marchio che si definisce fuori dagli schemi, fare abbigliamento non è la principale essenza del brand, quanto più la voglia di creare una sorta di movimento, energia, legami sociali. E’ una proposta di stile alternativa e fuori dalle tendenze, è oversize, unisex, colorato, audace, gioca con miscele materiche e stampe forti, creano abbigliamento ma organizzano anche spettacoli e mostre fotografiche.

Alla base di tutto c’è un forte spirito green, Andrea guarda molto all’ambiente ma non vuole fare un prodotto Bio; l’idea di riutilizzare vecchi vestiti le è venuta durante gli studi, voleva creare un proprio stile con un budget limitato e senza incorrere all’acquisto delle divise proposte dalla fast fashion (ndr. Zara, H&M, Mango..). Ha cominciato così a rovistare nei cassonetti ed a creare un suo stile (e poi la sua prima mostra) basato sul recupero degli scarti altrui.

Nel mese di Settembre del 2014, Andrea Crews ha inaugurato a Parigi un nuovo spazio, adiacente al suo negozio, un luogo in continua trasformazione tra concept-store, studio fotografico, temporary restaurant, un luogo unico per arte e design.

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