Parigi by knit – Capitolo 2

parigi by knit

“Niente prologo in corsivo questa volta, besitos” (.ndr)

Carissim@! Eravamo rimasti a narrare le nobili gesta di un cavaliere decisamente macchiato e con una imprecisata dose di paura, alle prese con orde fameliche di knitter, pronte a divorargli i ferri dalle sue abili mani. Ma il tempo passa, i capelli crescono, le unghie si allungano e la fuffa da scrivere aumenta a dismisura. Neanche il tempo di dirlo e BAM! è arrivato il momento di continuare la nostra storia.

parigi by knit

“Niente prologo in corsivo questa volta, besitos” (.ndr)

Carissim@! Eravamo rimasti a narrare le nobili gesta di un cavaliere decisamente macchiato e con una imprecisata dose di paura, alle prese con orde fameliche di knitter, pronte a divorargli i ferri dalle sue abili mani. Ma il tempo passa, i capelli crescono, le unghie si allungano e la fuffa da scrivere aumenta a dismisura. Neanche il tempo di dirlo e BAM! è arrivato il momento di continuare la nostra storia.

Mi ritrovo quindi con l’acqua alla gola e i giorni contati, visto che è il 10 marzo e la data di consegna è fra 5 giorni. Bon, riprendiamo dove ci eravamo lasciati la volta scorsa, ovvero al trasferimento nella boutique di filati “La Bien Aimée”, ma non siate in pensiero, non dovrete camminare molto, è giusto dietro l’angolo.

E allora mettiamoci in marcia con la mente, visualizziamo bene le viuzze di Parigi, giriamo a destra su Rue Gerard, facciamo un piccolo slalom sulle cacche che popolano il marciapiede, attraversiamo la strada senza farci stirare dalle carrozze (???) e imbocchiamo Rue Paulin Méry, tempo due passi e siamo arrivati. Ci troviamo di fronte a un simpatico negozietto dalla facciata gialla. Apriamo la porta, diciamo “Bonjour!” e TAC! Siamo arrivati alla Mecca dei filati “di lusso”.

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Appena entrati possiamo già sentire l’aroma sprigionato dalla tintura delle lane nel piccolo laboratorio del negozio, che a seconda della qualità, ci coglie preparati ma non troppo. Le qualità di filati che la boutique propone sono tra le più varie, tutte marche affermate nel campo già da numerosi anni, che si tratti di rustica Shetland, come la Jamieson, o di sublimi melange di merino e seta come quelli proposti dalla Sweet Georgia Yarns, a “La Bien Aimée” ne abbiamo per tutti i gusti! Inoltre se cercate un prodotto puramente francese, filato in Francia e proveniente da greggi autoctoni, non fatevi scappare le proposte della “De Rerum Natura”, caratterizzata da colori classici solidi, e un ottimo rapporto qualità prezzo. Un po’ più di nicchia, visto il prezzo, rimangono Woolfolk e Freia Fibers, la prima propone interessanti varietà di merino, morbidissime ed eleganti, la seconda riconoscibile tra mille, dalle caratteristiche gradazioni di colore.

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Ma le puntarelle di diamante di tutto l’ambaradan sono per l’appunto i filati “La Bien Aimée”, che ci vengono consegnati dagli sbrigativi corrieri delle poste francesi ogni settimana. Vengono preparati dal sottoscritto o da chi non ha niente per le mani al momento, e tinti dal genio dei colori Hiroko e dalla boss Aimee, le quali attraverso accurati calcoli, pesature e un po’ di buon vecchio “occhio”, danno origine a pozioni magggiche che colorano le tavolozze di lana (perché se vi aspettavate che spifferassi tutti i segreti più segreti, cascate male! Qua se scoprono che ho parlato mi fan saltare!).

La vita lavorativa in boutique non lascia che qualche breve attimo di respiro, ogni giorno ci sono ordini da impacchettare e, come bravi elfi di Babbo Natale, spedire in giro per il mondo a bordo di festosi furgoni colorati. Nel frattempo nuove pentolate di lana bella pronta vengono risciacquate, strizzate e stese, in attesa che si asciughino. Una volta asciutta, la lana è pronta per essere rimessa in matasse, grazie all’aiuto di un marchingegno degno di Archimede Pitagorico, che se vi sintonizzate sui live del canale Instagram del negozio, potrete vedere in tutto il suo splendore.

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Dopo la rimessa in matasse avviene l’etichettatura, che ad essere onesti, se non ci si presta attenzione, possono accadere simpatici equivoci, come chiamare con lo stesso nome un’ottantina di matasse, perché si pensava proprio a quel punto di pizzo così complicato che mamma neanche con un ferro 10.

Ma il bello di tutto ciò è che non finisce mai! Ci sono sempre matasse da tingere, da etichettare e spedire; fare pipì, gestire gli ordini di chili e chili di filati vergini da smistare e organizzare, rispondere alle innumerevoli mail dei clienti e firmare come una superstar ogni ordine online, con ringraziamenti personalizzati in tutte le lingue possibili e immaginabili (finché ne avrò voglia). Il tutto fortunatamente condito da un’enorme dose di risate insieme al grande capo Aimee e a Hiro.

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Il momento più stressante arriva quando si avvicinano minacciose le grandi fiere, come Aiguille en Fête o Edinburgh Yarn Festival, che, data l’importanza dell’evento, richiedono ingenti quantità di filati prodotti e confezionati nel minor tempo possibile. Ma le fatiche vengono ripagate dalla calorosa accoglienza che riservano i clienti ai filati “La Bien Aimée".

Se volete sbirciare:

pagina Facebook https://www.facebook.com/mercerielabienaimee/

profilo Instagram https://www.instagram.com/labienaimee

 

Che dire, ho finito la fuffa anche per questo mese, chissà cosa vi racconterò la prossima volta… Mah! Ci penseremo quando mancano due giorni dalla scadenza! Alla prossima!

Bisous bisous

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