Re-Fashion Kaximpery: La psicologia dell’aggeggiatore di vestiti

re fashion

Come primo articolo della mia rubrica ho fissato un traguardo ambizioso: quello di riuscire a tirare fuori il Refashionista che è in te e trascinarti nel mio fantastico mondo!

Non ti parlerò di quello che avrai già letto, visto, o che puoi scovare in rete su questa pratica di cui si sente tanto parlare. A me interessa mettere a nudo il lato più nascosto, l'indole profonda di chi RiModerna abiti e accessori quotidianamente, di chi se lo sente dentro; in poche parole la psicologia, se vogliamo perversa, di quello che mi piace chiamare il ReFashionista Seriale.

Io ci sono nata con questa smania e fin da bambina ho sempre fatto quello che all'epoca chiamavo aggeggiare con i vestiti. Sarà perché mia nonna mi riempiva il guardaroba di vestiti tutti fiocchi e merletti che facevano impazzire la maestra, e ridere gli altri bambini, e guardando mia nonna che li cuciva, ho imparato a usare ago e filo ma soprattutto le forbicine da manicure (l'apri asole l'ho scoperto più avanti) per staccare tutto quello che mi sembrava troppo barocco.

re fashion

Come primo articolo della mia rubrica ho fissato un traguardo ambizioso: quello di riuscire a tirare fuori il Refashionista che è in te e trascinarti nel mio fantastico mondo!

Non ti parlerò di quello che avrai già letto, visto, o che puoi scovare in rete su questa pratica di cui si sente tanto parlare. A me interessa mettere a nudo il lato più nascosto, l'indole profonda di chi RiModerna abiti e accessori quotidianamente, di chi se lo sente dentro; in poche parole la psicologia, se vogliamo perversa, di quello che mi piace chiamare il ReFashionista Seriale.

Io ci sono nata con questa smania e fin da bambina ho sempre fatto quello che all'epoca chiamavo aggeggiare con i vestiti. Sarà perché mia nonna mi riempiva il guardaroba di vestiti tutti fiocchi e merletti che facevano impazzire la maestra, e ridere gli altri bambini, e guardando mia nonna che li cuciva, ho imparato a usare ago e filo ma soprattutto le forbicine da manicure (l'apri asole l'ho scoperto più avanti) per staccare tutto quello che mi sembrava troppo barocco.

Sarà perché dopo anni di cucito, maglia e uncinetto ho scoperto che quello che mi piaceva di più non era tanto confezionare un bel capo, ma quanto arrovellarmi l’anima per aggiustare quello che mi era venuto male; perché poverino non era colpa sua e meritava anche lui il diritto di accesso al mio guardaroba!

Ho continuato a ReFashionare soprattutto perché credo che la cosa più importante sia ascoltare e assecondare la nostra indole, perché in ogni cosa che facciamo e che pensiamo si annida una scintilla della nostra personalità che è bellissimo scoprire e far vivere. E quindi se mi rende felice aggeggiare con i vestiti lo faccio e basta!

Dunque, finita la intro filosofica, se sei pronto a intraprendere questo viaggio insieme a me, ti porterò negli abissi della psicologia perversa del Refashionista Seriale. Ci ho ragionato parecchio e secondo me si può riassumere in questi cinque tratti essenziali, vediamo se e quanto ti riconosci:

 

1. REFASHIONISTA SERIALE SI NASCE, NON SI DIVENTA…

Il ReFashionista Seriale ha un dono di natura, una sorta di terzo occhio che mentre guarda un vestito o un accessorio scansiona tutto a raggi infrarossi, scruta ogni particolare, incamera l’immagine e la rielabora, se ha buona memoria la compara con immagini di capi simili ma migliori, visti in qualche vetrina o addosso a qualcuno, e scoperta la magagna a quel vestito/accessorio nega per sempre l’accesso al guardaroba!

Il ReFashionista Seriale non accetta quello che non gli piace, è uno che  se sa che c'è anche solo un filo tirato in un maglione non riesce a dormire, si alza dal letto e, se è completamente fuori di testa lo aggiusta subito, se no quantomeno prende il maglione e lo mette nello Scatolone delle Cose da ReFashionare (vedi più avanti!).

 

REF1Mr. Mannequin è il migliore amico del ReFashionista, soprattutto quando vuoi sistemare il collo, l’apertura o le maniche.

2. IL REFASHIONISTA SERIALE ASCOLTA E DÀ VOCE AL PROPRIO IO INTERIORE

Ora ti immagino lì a pensare “ma io, sì mi piacerebbe ma... non mi so vestire bene, non ho gusto, sbaglio spesso i miei acquisti, ho la ciccia, etc etc

Errore.

Il  ReFashionista non deve per forza essere un fighetto, avere chissà quale gusto per i vestiti o seguire la moda. Il ReFashionista è "solo" una persona che quando sente che c’è qualcosa che non gli piace agisce per correggerlo, questa è l'indole profonda che tanto mi affascina. Avere un proprio gusto, saperlo ascoltare osare e non temere il giudizio altrui! Altra cosa importantissima: conosce il proprio corpo, lo ama, lo accetta e ne esalta le zone che gli piacciono di più, non indossa mai una cosa che non gli dona, anche se andasse di moda da mille anni.

 

 

 REF5Altri tre amici fondamentali del ReFashionista: le forbicine (il primo amore non si scorda mai…. quante ore passate sotto la lampadina a scucire punto per punto!), l’apri asole, e tanti, tantissimi spilli, spille da balia e per i più esperti ago e filo da imbastire.

4. IL REFASHIONISTA SERIALE NON SI PONE LIMITI

Ora magari ti starai chiedendo: Refashionista forse… ma Seriale? Non staremo esagerando?

Il Refashionista Seriale non esagera mai, è profondamente convinto che tutto o quasi è perfettibile, e tutto può essere forgiato a proprio gusto, lui sa che: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, e io posso continuare a ReFashionare quello che voglio e quanto voglio, fino ad ottenere quello che desidero veramente.

 

 

 

REF2Esempio di capo da ReFashionare BASIC in Stand-By: giacca vintage della nonna , io ravviverei con dei bottoni colorati, ci sto riflettendo. Ovviamente la fodera interna è da risistemare.

5. IL REFASHIONISTA SERIALE SA ASPETTARE

Il ReFashionista Seriale non ha fretta: segue i suoi ritmi e le sue stagioni, sa che per ReFashionare veramente bene il capo deve essere lasciato in stand-by. Per questo non si butta mai niente, e bisogna sempre avere a disposizione almeno una, se non due (una per l’estate e una per l’inverno) scatolone per mettere tutti i vestiti che non ti convincono: troppo stretto, troppo largo, troppo smorto, troppo vivace, poco scollato, troppo accollato, da capire con quali accessori abbinare, démodé…

E se proprio vogliamo essere scrupolosi si può organizzare anche una terza scatola, per la mezza stagione, o una scatola a parte per  accessori. 

 

 

 

REF4

Io per non esagerare ti mostro solo le mie due scatole “principali”, diciamo così… ma spero lo stesso di aver svegliato qualcosa dentro di te, di averti fatto venire voglia almeno di prendere una scatola e correre al tuo guardaroba per infilarci dentro qualche vestito che non ti convince troppo.

Fammi sapere sono curiosissima!

Magliuomini - sede legale: Via Giulio Braga, 15 - 59021 - Vaiano - Prato - cod.fisc. : 92099420488