5 mai più senza di LaBebi

5 mai più senza

Mi chiamo Beatrice e tanti anni fa mi è stato dedicato il diminutivo di Bebi a cui è stato aggiunto l’articolo per enfatizzare la mia appartenenza alla città di Milano.

Ho abbastanza anni da sapere esattamente quali siano le mie passioni, ma non abbastanza tempo da potermici dedicare costantemente. Per questo motivo, scelgo progetti di maglia e uncinetto di facile e rapida realizzazione, ma il cui risultato finale è sempre di grande effetto. E negli anni ho imparato ad utilizzare filati e attrezzi di ottima qualità, nonché ad affinare le tecniche che mi interessano per rendere i miei progetti duraturi all’utilizzo e al tempo.

5 mai più senza

Mi chiamo Beatrice e tanti anni fa mi è stato dedicato il diminutivo di Bebi a cui è stato aggiunto l’articolo per enfatizzare la mia appartenenza alla città di Milano.

Ho abbastanza anni da sapere esattamente quali siano le mie passioni, ma non abbastanza tempo da potermici dedicare costantemente. Per questo motivo, scelgo progetti di maglia e uncinetto di facile e rapida realizzazione, ma il cui risultato finale è sempre di grande effetto. E negli anni ho imparato ad utilizzare filati e attrezzi di ottima qualità, nonché ad affinare le tecniche che mi interessano per rendere i miei progetti duraturi all’utilizzo e al tempo.

foto di Amazon

L’uncinetto ergonomico

Il primo “mai più senza” per questo mese è l’uncinetto ergonomico. Mi sento di consigliarlo a tutti gli appassionati, a chi ci si dedica raramente e a chi, come me, utilizza l’arte del crochet come anti-stress ed inevitabilmente consuma la pelle del pollice (almeno per me è così).

Nonostante tutte le critiche negative e le opinioni avverse, la maggior parte dei miei acquisti li faccio su Amazon, perché trovo molti  articoli che mi interessano ad un prezzo ragionevole. E così ho trovato sul sito di acquisti on-line il mio set di uncinetti ergonomici, coloratissimi e di diverse misure.

Le parole chiave per la ricerca sono “uncinetto” e “morbido”. I risultati saranno innumerevoli, ma io ho scelto il set di CROCHET MASTER. Ma se avete la possibilità di fare un investimento diverso dal mio, vi consiglio il set di uncinetti CLOVER, che potete trovare in molti negozi, fiere del settore o online (qui l’elenco dei rivenditori http://delvecchiagroup.it/settore-domestico/clover ).

Ci sono ben 18 uncinetti ergonomici di ottima qualità e di diversa misura (e questa è una rarità perché è davvero molto difficile trovare uncinetti ergonomici di misura piccola) e altri 78 pezzi vari, racchiusi in una scatolina, tutti utilissimi sia per il lavoro all’uncinetto, sia per quello a maglia. Il tutto è custodito in un astuccio trasparente.

L’unica pecca sono i tempi di consegna, un po’ lunghi, soprattutto per gli impazienti come me, ma se si ordina subito, questo set può essere un meraviglioso regalo di Natale per gli appassionati o un fantastico set con cui realizzare piccoli o grandi regali di Natale, a maglia e all’uncinetto.

Tra gli altri 78 pezzi, vorrei focalizzare l’attenzione su alcuni tra tutti di cui spesso noto che non si conosca l’utilità e che quindi vengono accantonati nella maggior parte dei casi e più raramente guardati con curiosità.

 

I copri-ago

Iniziamo dai “copri-ago”. La loro utilità, seppur limitata al lavoro a maglia, è enorme quando la misura è corretta per i ferri su cui si ha il lavoro. Essendo dei cappucci ed essendo in gomma, consiglio di utilizzare almeno una misura in meno rispetto al ferro, proprio per avere la certezza che il lavoro non “scappi”.

Nel set si trovano quelli classici (nel mio set azzurri e arancioni), ma ne esistono tantissimi e personalmente ne posseggo, oltre che di diversa misura, anche di diverse forme:

copriago

Alle mamme appassionate di lavoro a maglia che decidono di utilizzare i copri-ago, consiglio di prestare davvero moltissima attenzione perché per i bimbi più piccoli possono essere davvero pericolosi.

Io non l’ho mai fatto, ma se ne possono anche costruire di artigianali, ad esempio, coi tappi di sughero delle bottiglie di vino.

È comunque fondamentale che il materiale sia sufficientemente morbido perchè si possa forare, ma non troppo per non far uscire il ferro, e che sia di un materiale che crei attrito col ferro stesso, sempre per questo motivo.

 

Gli aghi da treccia

Altro strumento che è possibile trovare all’interno di questo set sono gli aghi da treccia. Questo è uno strumento fondamentale nel lavoro a maglia per creare trecce di vario tipo. Seguono la misura del ferro diritto o circolare che si sta usando, anche se è possibile usare una misura diversa (se le maglie da tenere in sospeso non sono tantissime altrimenti cambia la tensione del lavoro), visto che si tratta di mettere in sospeso un numero di maglie necessario ad ottenere la treccia desiderata.

Anche di questi ferri ne esistono di vari materiali, colori e misure e la scelta del pezzo preferito è assolutamente personale. Io, ad esempio, uso sempre lo stesso, (in alluminio e di misura adatta ai ferri dal 2 al 5) perché entra perfettamente in una bustina che ripongo sempre nella borsa del lavoro in corso e perché mi limito a creare trecce molto piccole.

aghi da treccia

 

I segnapunti, aperti e ad anello

E nella mia bustina non mancano mai anche i segnapunti, sia ad anello, sia aperti. Li uso spesso e li trovo molto utili, soprattutto perché mi permettono di riprendere in mano i miei lavori a distanza di settimane (e mesi) e di lavorare senza dover prestare troppa attenzione al numero di maglie. Mi spiego meglio.

Ci sono lavori per i cui i segnapunti sono necessari per la realizzazione del progetto e allora verranno indicati nelle istruzioni, ma è possibile usarli anche per delimitare un cambio di lavorazione che è magari visibile ad occhio, ma non sempre se si è anche solo leggermente distratti o semplicemente distraibili, oppure ancora per non perdere, ad esempio, la maglia centrale tra due aumenti.


I segnapunti APERTI sono quelli che, inseriti nel lavoro, non dovranno più essere spostati fino alla fine del progetto e questo perché magari è necessario lavorare fino a un certo punto da cui poi ripartire per proseguire e concludere o per ottenere determinati risultati. Ad esempio, lo scialle wingspan viene lavorato tutto a legaccio e si ottengono le punte solo grazie all’inserimento di segnapunti, fissi e mobili.

scialle Wingspan

I segnapunti aperti hanno la caratteristica di poter essere aperti successivamente o di avere una sorta di fessura, proprio perché una volta inseriti nel progetto, verranno tolti solo ed esclusivamente a fine lavoro.

segnapunti aperti

I segnapunti ad ANELLO, invece, vengono portati avanti nel lavoro e questi possono essere dei semplici cerchietti o triangolini di silicone o plastica dura (che seguono la misura del ferro diritto o circolare che si sta usando) o addirittura una sorta di charm, di vari materiali, forme e misure.

segnapunti ad anello

Uno dei progetti che ho in corso d’opera è una copertina per il figlio di un caro amico e sto usando segnapunti ad anello ogni 5 maglie, in modo da ricordarmi che ogni 5 maglie a diritto (o rovescio) ci sono 5 maglie a grana di riso.

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Le spille da sospensione

E per questo mese siamo arrivati all’ultimo dei “mai più senza” e cioè le spille da sospensione. Sono delle spille da balia a tutti gli effetti, anche in questo caso di diverse misure, a seconda delle esigenze, e colori:

spille di sospensione

Vengono utilizzate per mettere in sospeso delle maglie che non possono essere chiuse e che verranno lavorate successivamente (collo, spalle o altro). Io le ho usate ad esempio proprio nello scialle wingspan, quando non usavo ancora i ferri circolari, per ridurre il numero di maglie sul ferro diritto.

Il mio consiglio è quello di tenerne sempre un paio di misura media nel proprio astuccio da lavoro, con qualche segnapunto e un bel paio di copriaghi! Gli spilloni potrebbero fungere anche da ferro da treccia, ma è meglio non spargere troppo la voce!

LaBebi

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