Apre l’Ufficio Lavori di Mordor

ufficio lavori di mordor

Un giro per avviarli,
uno per lavorarli,
uno per ghermirli
e nell’ultimo intrecciarli,
all’Ufficio Lavori di Mordor, ove cupa l’ombra scende     

 pianta de Il Signore degli Anelli

Tutto parte dagli eufemismi. Una rovina, gli eufemismi. Ma d’altronde può una rispettabile mater familias dare di fuori davanti alla prole ampiamente minorenne per le difficoltà della vita in generale e della maglia in particolare? Non ho più vent’anni, e già questo necessita dell’apposito corso alla rassegnazione, di conseguenza ho dovuto dire addio al turpiloquio in diversi ambiti della mia vita. Dopo la riproduzione anche la casa è diventata off limits alla parolaccia di qualsiasi genere. Anche a quella scatologica. Di qui il ricorso all’eufemismo. La strada all’eufemismo è lastricata di buone intenzioni, diciamo così.

Tornando allo scatologico, la sostituzione è stata un passaggio naturale, essendo io appassionata tolkeniana dall’età di quattordici anni: con questo 2018 in corso facciamo circa trent’anni che la mia immaginazione gira attorno al Signore degli Anelli e compagnia fantasy bella. E quindi qualsiasi oggetto o situazione che si siano mai meritati, secondo il mio metro di giudizio, l’appellativo “di mer…” è automaticamente diventato “di Mordor”. Mordor non è un bel posto. Dopo le numerose pellicole proiettate al cinema e in tv lo sanno anche i gatti.

Lavori mordor

Tra le tante cose che a volte mostrano il lato oscuro (prendo in prestito da altra amatissima saga) c’è anche la maglia. Alla rivista con cui collaboro (Le idee di Susanna), per dire, si beccano il lavoro finito e bloccato, pronto per essere infilato su una silfide diciottenne munita di splendido sorriso a trentadue denti. Non si immaginano nemmeno lontanamente quante siano le volte che, durante la produzione di una qualsiasi delle cose che spedisco loro, Mordor venga nominato e/o invocato. Per esempio con un certo spolverino corallo con bordo sgarzulo in uscita a marzo, per il quale ho sperimentato tal traforato a doppio chevron, che, non ostante la soave apparenza ad ali di farfalla e la singolarità dell’essere double face, è stato prontamente rinominato il punto di Mordor anche sulla mia pagina facebook. Tutto con quel punto è andato storto: dalla ricostruzione dello schema, che non aveva istruzioni in italiano. Alla realizzazione del campione, con un filato bello ma ritorto e rigido, che non bloccato sembrava la materializzazione dell’entropia universale e ingannava sulle dimensioni. Alla realizzazione del capo, più volte disfatto per errori in corso. Il tutto con il cotone in quantità talmente al pelo che me ne è rimasto alla fine un totale di 10 grammi ed ho dovuto confezionare le maniche (comunque disfatte e rifatte un paio di volte) con il bilancino di precisione sotto mano per pesare l’ultimo gomitolo in fase di estinzione. Insomma. Tutto nell’insieme punto di Mordor, idea di Mordor di mostrarlo in redazione, lavoro di Mordor la confezione del capo, periodo di Mordor le due difficili settimane della realizzazione, in cui mandavo tutti a Mordor a prosciugare le Paludi Morte col ditale per il minimo capello caduto storto.

Ma ne sono uscita, e alla grande. Ed ora che ne sono uscita voglio aiutare anche gli altri: da questo mio travaglio interiore ed esteriore nasce l’Ufficio Lavori di Mordor, la rubrica che ti aiuterà a superare i tuoi momenti di sacrosanto malumore verso la maglia. Perché knitting è bello, ma mica sempre, e allora è necessario sfogarsi, dirlo, buttare fuori l’orchetto che è in noi. Parlami nei tuoi commenti della volta che avresti lanciato la dannatissima sciarpa ad anello venuta stortignaccola nell’Orodruin. Dell’altra volta che hai ristretto la maglia di merinos e altro che cotta di mithril, pareva n’armatura da templare per nani. Dillo! È terapeutico!

Sauron

Puoi parlare di tutto quello che ti mette a disagio della maglia tranne che … eh, una condizione deve pur esserci! … Tranne che delle persone. Non sarebbe giusto e corretto. A tutti capita di sbagliare e io detesto la gente senza empatia che critica. Facciamo dell’ironia sulle sfortune del knitter esperto o meno, diciamo il peccato ma non mettiamo in croce il peccatore! L’Ufficio Lavori di Mordor è a tua disposizione anche per farti rilasciare autorizzazioni al lancio dell’ orco (sportello 1), organizzare gite al Monte Fato per l’eliminazione dei lavori urfidi (sportello 2), usufruire del lavasciuga alle Paludi Morte (sportello 3).

Cordiali saluti dalla Oscura Signora.

Magliuomini - sede legale: Via Giulio Braga, 15 - 59021 - Vaiano - Prato - cod.fisc. : 92099420488