Maglia Pop: Brioche in tondo

maglia pop

Bamboli cari, eccomi! Sono già tornato! Eh sì, perché tra il primo tutorial sul punto brioche in piano e il secondo tutorial non potevamo lasciar passare troppo tempo! Non volevo correre il rischio che vi arrugginiste! Questa volta, infatti, vi parlo ancora un po’ del punto brioche ad un colore (che noia! Sì, ma è tutto propedeutico a fare progetti super fichi e colorati!! Fidati!), ma questa volta ci metto qualcosa in più: lavoriamo in tondo con i ferri circolari!

Freschi freschi dello scorso tutorial io parto a bomba con la lavorazione in tondo del punto brioche ad un colore.

Innanzitutto, vi anticipo che l’avvio delle maglie (pari) e il primo ferro d’avvio si fanno allo stesso modo di come avete già imparato a fare per la lavorazione in piano. Beh, nun te lameta’, ti sei già tolto metà del lavoro! Tiè!

Quindi, per ricapitolare velocemente, l’avvio lo dovrai fare con dei ferri più grandi di quelli che utilizzerai per il progetto oppure avviando i punti sui due ferri disposti parallelamente in modo tale da mantenere l’avvio elastico e rispondente alla lavorazione del punto.

Per quanto riguardo il giro d’avvio, invece, una volta avviati i punti sarà necessario creare quell’alternanza di punti - punto singolo, punto doppio - lungo tutto il ferro, e quindi andremo a lavorare un punto passandolo a rovescio e passandoci sopra il filo per creare lo scialle, e il punto seguente lo lavoreremo a diritto. Detto, fatto! Alla fine del nostro ferro d’avvio avremo la base su cui incominciare a lavorare il punto brioche vero e proprio.

E ora la parte nuova, quella da studiare un pochino!

Il punto brioche in tondo è composto da due giri. Nel tutorial ho utilizzato il termine “ferro” e il termine “giro” allo stesso modo dando loro lo stesso significato. Riferendomi, però, alla lavorazione in tondo sarebbe più corretto parlare di giro, e non di ferro che invece si rifà alla lavorazione in piano. Tuttavia, vi chiedo scusa per aver utilizzato questi due termini senza operare distinzioni e spero che questa piccola postilla vi sia sufficiente per capire bene il tutorial allegato all’articolo.

Tornando alla lavorazione del punto, dicevo che il punto brioche in tondo è composto da due giri: un giro A e un giro B (o un giro 1 e un giro 2… ma possiamo chiamarli come ci piace di più. Per ora che lavoriamo con un colore solo non abbiamo un regola).
Dopo il giro d’avvio inizieremo con il giro A e finito questo giro proseguiremo con il giro B. Al termine del giro B, ripeteremo con lo stesso ordine questi due giri, quindi: A e B, A e B, A e B…!

Fino a qui è tutto chiaro?

Giro A
Il Giro A è il giro che conoscete già! Perché? Beh, si lavora come il ferro che lavorerete quando avete sferruzzato il punto brioche in piano. Ciò significa, bamboli, che il Giro A è costituito da:

1 maglia passata a cui aggiungiamo lo scialle, 1 dir brioche

Per tutto il Giro A (e ad ogni successivo Giro A) procederemo in questo modo e quindi, se già avete fatto pratica con la lavorazione in piano, sicuramente non avrete problemi di sorta a farlo e arrivare al fatidico Giro B.

Giro B
Il giro B è un giro nuovo, un bel giro in giostra composto dalla solita maglia passata a rovescio alla quale aggiungeremo il suo scialle e un… beh, un ROVESCIO BRIOCHE.

No panic.

Con rovescio brioche non intendo altro che lavoreremo a rovescio la maglia doppia che incontreremo nella lavorazione del giro. Ciò significa, bambolini miei, che il Giro B è costituo da:

1 maglia passata a rovescio a cui aggiungiamo lo scialle, 1 rov brioche

Tutto ciò è terribilmente semplice, lo so! Ma questo perché se il punto lo si capisce, tutto diventa più facile!

Quando lavoravate il punto brioche in piano, lavoravate a diritto brioche ogni ferro. Ne lavoravate uno, poi GIRAVATE IL LAVORO e lavoravate tutte le nuove maglie doppie sul ferro a diritto brioche. Quando si lavora in tondo, invece, non si gira mai il lavoro. Per fare sì che entrambe le “parti” (i lati) del nostro progetto siano “briochose” è necessario lavorare un giro a diritto brioche e il successivo a rovescio brioche. Fico no? Quindi ecco perché abbiamo due giri che si ripetono: uno per il diritto e l’altro per il rovescio.

Per rendere l’idea più chiara a chi è nuovo all’uso dei ferri circolari possiamo prendere ad esempio il punto legaccio.
In piano, il punto legaccio, lo si ottiene lavorando ogni ferro a diritto. Se, però, vogliamo ottenere il legaccio lavorandolo in tondo, dovremo lavorare un giro a diritto e uno a rovescio. Anche il legaccio, come il brioche, ha la stessa texture sia sul dritto che sul rovescio del lavoro (malgrado non si tratti di un punto doppio) quindi come esempio potrebbe risultare quasi calzante. Prova a pensarci!

Io credo che non ci sia null’altro da aggiungere qui, per iscritto. Suggerisco, invece, di andarvi a guardare il tutorial e provare a fare tranquillamente un collo, per esempio.
Se avviate su un ferro circolare un po’ di maglie, partite con il giro d’avvio e proseguite con i due giri qui sopra spiegati, a mano a mano che procedete arriverete ad avere un collo che potrete usare quest’inverno o appena torna il freddo (speriamo presto)! Oppure (!!!) potrete disfarlo una volta imparato bene il punto e lavorarlo insieme ad una lana di colore diverso! Eh già, perché dal prossimo tutorial inizieremo a lavorare seriamente il punto brioche, e non più con un colore soltanto, ma con due colori contemporaneamente! YAY!

tutorial brioche2

Mi raccomando, eh! Vi aspetto carichi! E per qualsiasi domanda, io resto qui!!

Knit on!

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