Fili di Stelle: Coraline

fili di stelle

Mi piace lavorare a maglia, mi piacciono i libri e mi piacciono i film.
Quindi spesso mi capita di dover fare un paio di queste cose contemporaneamente, perché proprio non riesco a rinunciare a nessuna di esse.
Nel caso della lettura gli audiolibri tornano spesso utili, per i film è un po’ più complicato perché se va bene riesco a seguire l’audio ed a lavorare senza perdere il conto…
Qualche volta però vale proprio la pena di posare i ferri e sporcarsi le mani con il sale e l’olio dei pop-corn perché un’avventura va sempre vissuta con tutti i sensi disponibili.

Se io fossi la protagonista di un fumetto mi farei disegnare con un maglioncino rosso, perché il rosso è il mio colore preferito.

Coraline no, a lei piace il blu.

Coraline è la protagonista dell’omonimo libro di Neil Gaiman del 2002, diventato poi un film di animazione in stop-motion uscito in Italia nel 2009 e diretto da Henry Selick: Coraline e la porta magica (puoi guardare il trailer originale del film cliccando sul link in calce a questo articolo). Alzi la mano chi non l’ha visto!
Il suo maglione più bello quindi è blu, è quello con le stelle che brillano al buio ed è lavorato ai ferri!

Coraline e il suo maglioncino blu dal sito mymovies.it

Beh, penserai, facile: basta fare un pupazzo grande, usare un po’ di effetti speciali tricchete tracchete.
Ennò invece! Ma proprio no.
Con la stop-motion si mescolano disegni ed oggetti reali che vengono fotografati in diverse posizioni, il tutto viene poi rielaborato per dare l’illusione del movimento, ti dico questo giusto per darti una idea molto spicciola del lavoro necessario al montaggio del film.

Quindi Coraline, te ne sarai già accorto vedendo il film o il trailer, è un pupazzo vero con abiti veri indosso. Torniamo al maglione blu allora.

Lo studio di animazione del film (Laika Entertainment) ha progettato il maglione ma è stata poi l’artista Althea Crome che l’ha realizzato.
Quanto ci ha messo a farlo? Dice due settimane per ogni pezzo ed i pezzi sono: il davanti, il dietro e le due maniche.

Pensa, la talentuosa artista ha dichiarato di aver ricevuto dallo studio di produzione le indicazioni su modello e colori, lei lo ha quindi lavorato e solo successivamente, sempre a cura della produzione, il maglione è stato cucito addosso a Coraline.
Tutto ciò per quelli che tu ed io chiamiamo solitamente “motivi tecnici”: la testa di Coraline è molto più grande del corpo, non poteva semplicemente infilarlo.
Infine, hanno applicato le stelline che si illuminano al buio.

Ma è fantastico, mi sono detta, anche io voglio provare il micro-knitting!
Così, da perfetta dilettante allo sbaraglio ho preso quello che più assomigliava a dei micro-ferri da maglia, ossia due stuzzicadenti muniti di perline di legno (che uso talvolta per aiutarmi nella misurazione dei campioni), e due banalissimi spilli con la testa tonda in plastica.

micro-knitter

La prima cosa che salta subito all’occhio è che nessuno di questi campioncini è stato terminato. Non sarò io a fermarti se vorrai provare anche tu, ma per pochi interminabili minuti, sono stata una micro-knitter anche io quindi leggi cosa ho da dirti a riguardo, fallo per te.

prova con cotone

Per questa prova ho usato un cotone da uncinetto numero 8 (credo).
Certo, non scorrevolissimo perché i miei micro-ferri di legno sono un po’ vissuti e tuttavia devono ringraziarmi se gli ho cambiato la destinazione d’uso…
E’ stato molto divertente finché ho montato le maglie, ma poi ho dovuto fare i conti con il fatto che non dovevo tirare troppo il filo, altrimenti non riuscivo a pescare le maglie.
Sistemata la tensione del filo e la posizione delle mani, perché tutto si basava sui miei polpastrelli, e dopo aver riavviato un paio di volte il lavoro, mi sono sentita piuttosto incoraggiata.
Tanto che, come vedi in foto, ho anche azzardato dei gettati!
Grande soddisfazione.
Tempo totale richiesto: 45 minuti (parlo del campione in foto, escluse le prove precedenti).

micro-knitting

Comodo, siediti comodo. Per fare il micro-knitting bisogna stare comodi. Bello il filo perlè sfumato vero?
Sciocca io a non prendere almeno gli aghi da punto croce, che hanno la punta arrotondata… Ti dico subito perché questo campione è così piccolo.
Mi ci è voluta un’ora e qualche minuto per farlo, dopo di chè mi si sono incrociati gli occhi ed avevo ormai perso la pazienza per quante volte ho perso le maglie!

Ho posato tutto e continuato a cercare notizie sul micro-knitting, a questo punto anche tu (forse) ne vorrai sapere di più.
Ebbene, ho scoperto che ci sono diversi artisti all’estero che si dedicano a questo particolarissimo tipo di lavoro.

Ma la necessità aguzza l’ingegno, dunque usano delle lenti di ingrandimento per poter lavorare più agevolmente con dei filati così sottili (nell’intervista ad Althe Crome vedrai infatti che ne indossa un modello particolare che si attacca agli occhiali).
Inoltre non usano certo il primo spillo recuperato sotto la sedia, ma dei veri e propri micro-ferri che a me ricordano tanto i miei aghi da lavoro a chiacchierino, perché sono lunghi, sottili, abbastanza flessibili e con punte arrotondate.

tratta da Etsy

Ho anche trovato qualche buon consiglio su questa pagina, che contiene anche una tabellina utile per l’abbinamento di filati e ferri.

Per quanto mi riguarda però, ho già dato, ti passo il gomitolo e ti dò l’arrivederci al prossimo Ciack!


P.S. Per approfondire:
Trailer ufficiale del film Coraline e la porta magica
Intervista ad Althea Crome riguardante il maglione di Coraline, con video.
Intervista ad Althea Crome riguardante il micro knitting.

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